Come riconoscere la radica di noce

Riconoscere la radica è molto importante per capire l’epoca, lo stile e il valore del mobile che stiamo restaurando.

 

I mobili antichi o Vintage spesso sono rivestiti di radica e come riconoscerla è stato l’argomento che abbiamo trattato nell’ultima teleconferenza riservata agli allievi e allieve dei Corsi Online.

Sicuramente hai già sentito parlare di radica, ma cos’è la radica? Da quale parte dell’albero è ricavata? Esiste solo la radica di noce?

Non tutti gli alberi producono la radica e quelle più usate in ebanisteria sono:

  • radica di noce
  • radica di olmo
  • radica di pioppo
  • radica di frassino
  • radica di rovere
  • radica di ulivo
  • radica di tuja

Esistono poi moltissime radiche che non sono usate in ebanisteria come la radica di erica, usata nella fabbricazione di pipe, o le radiche di legni esotici, di recente importazione, che non erano ancora usate sui mobili antichi o Vintage.

Come riconoscere la radica di noce

Radica di noce americana.

La radica in genere si forma nella parte bassa degli alberi, vicino alle radici. Qui sopra vedi la radica di noce, la proporzione con l’uomo ti indica le dimensioni di questi ciocchi.

Radica su albero.

La radica però può anche formarsi nelle parti aeree dell’albero. Alcuni di questi possono anche essere volutamente potati in maniera eccessiva per produrre particolari tipi di radica.

Radica squadrata.

Dopo l’abbattimento dell’albero i ciocchi vengono squadrati. La squadratura consentirà alla tranceria di tagliare la radica in foglietti di varie misure.

Fogli di radica.

Ecco come si presentano i foglietti di radica tranciati. I foglietti sono raccolti in mazzetti che si chiamano “biglie”, i foglietti di una biglia hanno tutti il disegno molto simile.

Come riconoscere la radica di noce.

Lo spessore dei foglietti di radica può essere diverso. Possiamo avere uno spessore di uno o più millimetri (lastrone) oppure di sei decimi di millimetro (piallaccio). Qui leggi un approfondimento su piallaccio e lastrone.

Come riconoscere la radica.

La radica di noce ha la caratteristica di non essere tutta uniforme ma di avere alcune parti più scure, con disegno tondo e occhiolini (A) e parti più chiare e marezzature (B).

Ribalta radicata.

 

La radica viene usata per rivestire la parte esterna dei mobili, ha quindi una funzione decorativa. Qui sopra vedi una ribalta del 700 che ha la superficie completamente rivestita con grandi fogli di radica di noce.

Ribalta con radica riquadrata.

Questa ribalta invece ha la radica inserita in riquadri di noce. L’ebanista che posa la radica sul mobile crea “disegni” diversi a seconda dello stile, dell’epoca o della regione di produzione del mobile.

 

Foglietti specchiati di radica.

Questo è un cassettone della metà dell’800 in stile Luigi Filippo. Nota come la superficie del mobile è stata decorata incollando i foglietti di radica  in modo “specchiato”. Specchiato significa che i foglietti con disegno simile sono incollati uno di fronte all’altro.

 

Come riconoscere la radica di noce.

In questa immagine tratta dai Corsi Online, vedi il restauro del coperchio di un mobile del 700 radicato di noce. La radica è specchiata (1), filettata con un filetto chiaro di acero (2) e bordata con un bordo di ciliegio e noce (3 e 4).

In questo articolo abbiamo imparato a riconoscere la radica di noce e abbiamo visto in pratica sui mobili antichi come gli ebanisti usavano i foglietti di radica.

Se ami il restauro e ti piacerebbe imparare a riconoscere i legni e le radiche ti consiglio di seguire questo corso online sul riconoscimento dei legni. 

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A presto con un nuovo articolo!

Il maestro Carlo

Le immagini sono tratte dai Corsi Online di Mestieri in corso, da Aste Cambi e da Wikipedia.

 

 

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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