Come riconoscere i legni: il noce

Il riconoscimento del legno è, come il riconoscimento dello stile e dell’epoca del mobile, un passo ritenuto difficile dalla maggior parte dei miei allievi e allieve. In realtà “tutto è difficile finchè non diventa facile” come diceva non so quale grande Maestro. Riconoscere il legno e riconoscere il mobile è uno degli argomenti preferiti che trattiamo nelle teleconferenze mensili dell’ Accademia del restauro. Clicca qui per scoprire cosa facciamo in Accademia del restauro.

Riconoscere il legno fresco di taglio, così come si presenta in segheria, non è molto utile agli appassionati di restauro e antiquariato. Spesso infatti dobbiamo riconoscere un legno guardando un mobile. Questi mobili sono vecchi o antichi e il loro legno è in patina. Cosa significa in patina? Vuole dire che il colore del legno non è più quello del legno nuovo appena tagliato o lavorato dal falegname o dall’ebanista. Il suo colore è cambiato, si è ossidato, è stato verniciato e anche le vernici hanno cambiato colore. Insomma per esperienza ti dico che la cosa più utile è imparare ad osservare i mobili antichi per imparare a riconoscere il legno con cui sono stati costruiti. Così impariamo anche a riconoscerne l’epoca e lo stile. Due piccioni con una fava!

Una buona fonte di immagini di mobili da osservare, oltre ad eBay, Subito.it e tutti i siti di vendita online di mobili sono i cataloghi delle case d’asta. Io li sfoglio di frequente sia per vedere i mobili proposti sia per capire come va il mercato. Oggi vediamo insieme tre mobili proposti dalla Casa d’Aste Cambi che ringrazio.

5-riconoscere-il legno-artedelrestauro.it

Un tavolino Luigi Filippo

Il primo mobile che vediamo oggi è un bel tavolino della seconda metà dell’800. In genere questi tavolini da salotto vengono chiamati Luigi Filippo ma spesso sono stati costruiti ben oltre il 1850. Le tre gambe mosse e la gamba centrale tornita sono tipici dello stile Luigi Filippo. La parte bassa di questo mobile è tutto costruita con del noce massello e spesso la gamba centrale è tornita da un unico, grande massello. La parte superiore del tavolo invece è lastronata, o impiallacciata, sempre con dell’essenza di noce. Significa che su una struttura di pioppo o abete è stato incollato del noce tagliato in fogli più o meno sottili a seconda dell’epoca di costruzione o di qualità del mobile. Vedi chiaramente che si tratta di un mobile lastronato osservando il bordo con pezzi mancanti. Oppure il coperchio dove la lastronatura si è mossa creando movimenti sulla superficie.

 

Due divanetti Restaurazione

Il secondo mobile che vediamo è un divanetto. Generalmente i mobili di quest’epoca vengono chiamati Impero ma in realtà sono più tardi ed è più corretto chiamarli Restaurazione. Sono stati costruiti infatti dopo il 1815. Lo stile Restaurazione viene anche chiamato “Impero semplificato” e questa semplificazione si vede bene in questo divanetto tutto costuito con noce masello. Le forme delle sponde e dello schienale sono ancora di gusto Impero mentre i piedi a ghianda sono tipici dello stile Restaurazione. Spesso sul mercato antiquariale questi mobili sono chiamati Carlo X. Lo stile Carlo X in realtà è molto diverso. Una delle caratteristiche dello stile Carlo X è l’uso di essenze chiare, come l’acero, intarsiate con legni scuri come l’ebano e l’amaranto. Qui sotto vedi un bell’esempio di divanetto Carlo X costruito con legno di acero.

1-riconoscere-il legno-artedelrestauro.itCome vedi imparare a riconoscere i legni guardando i mobili è molto interessante e divertente. Impari un sacco di cose senza annoiarti. Se questo articolo ti è piaciuto lasciami un commento su quale legno o tipo di mobile vorresti approfondire e io lo pubblicherò.

Il maestro Carlo Ferrari

Se ti interessa imparare veramente l’arte del restauro leggi il programma dell’Accademia del restauro. Scopri le epoche del mobile con i DVD “La storia del mobile dal Gotico al Liberty”.

Le immagini sono tratte dai cataloghi della Casa d’Aste Cambi.

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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