In questo articolo vediamo insieme come riconoscere il legno di frassino: una essenza non comune ma molto interessante.
Riconoscere il legno è molto importante per capire l’epoca, lo stile e il valore del mobile che stiamo restaurando. Riconoscere il legno però non è sempre facile.
Per questo motivo con gli allievi e le allieve dei Corsi Online facciamo spesso esercizi e approfondimenti sul riconoscimento dei legni.
Il frassino non è mai stato usato molto in ebanisteria in Italia perchè, pur trattandosi di un legno interessante, gli ebanisti hanno sempre preferito usare legni considerati più nobili come il rovere, l’olmo o il castagno.
Il frassino è un bell’albero usato anche in città a scopi ornamentali e ne ho trovati quattro in una mia recente visita a Cremona davanti al Museo Archeologico San Lorenzo.
Il frassino è un albero molto facile da riconoscere per via delle foglie caratteristiche e dei fiori bianchi che compaiono tra aprile e maggio. Il frassino che vedi in foto è della varietà “orniello”
Dal frassino di questa varietà, si estrae la manna, un prodotto lenitivo e lassativo usato in farmacia e erboristeria. Questa però non è la manna di cui si parla nella Bibbia. Qui trovi un approfondimento sulla manna.
Ecco come riconoscere il legno di frassino: nota le caratteristiche venature molto accentuate. A seconda di come viene tagliato il tronco, avremo disegni “fiammati” (A) oppure “venati”(B).
I legni chiari come il frassino sono stati di gran moda nel periodo Restaurazione (1815-1830/40) con gli stili Biedermeier in Austria e Carlo X in Francia. Qui sopra vedi un divanetto Biedermeier.
Ecco il particolare del piede del divanetto Biedermeier austriaco. Nota come le venature del legno sono state usate dall’ebanista per “disegnare” la superficie del mobile.
Anche la radica del frassino è molto chiara ed è stata usata nel periodo Restaurazione. Qui sopra vedi una credenza Carlo X attribuita all’ebanista francese Jean-Jacques Werner.
Nota il disegno tipico della radica di frassino tra le due fasce di mogano scuro, usato per creare un bel contrasto. Il piede è decorato con il classico ricciolo “a pastorale” intagliato.
Il legno di frassino non è stato però usato solo in epoca Restaurazione ma è rimasto in uso per tutto l’800 e il 900 sia in Austria che in Francia. Qui vedi una credenza francese di stile Luigi Filippo Tardo (1860)
Il mobile è costruito in frassino massello e puoi riconoscere le tipiche venature nell’ovale in alto (A) e la radica nel tondo in basso (B). Anche in questo caso l’ebanista ha usato le venature del legno per decorare l’intera superficie del mobile.
In questo articolo abbiamo imparato a riconoscere il frassino e abbiamo visto in pratica come è stato usato dagli ebanisti dell’800. In questi precedenti articoli scopri come riconoscere:
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A presto con un nuovo articolo!
Il maestro Carlo
Le immagini sono tratte dai Corsi Online di Mestieri in corso, da Pamono e da Proantic che ringrazio.