In questo articolo vediamo insieme come riconoscere il legno di gattice: un legno molto usato per la costruzione dei mobili antichi ma di cui oggi si parla poco.
Il primo canterano che ho comprato molti anni fa, mi sembrava tutto di noce massello, con i cassetti lastronati di radica di noce. In realtà i fianchi erano di legno di gattice, con il tempo il gattice si era scurito e patinato molto bene tanto da sembrare, ad un occhio allora inesperto come il mio, legno di noce.
Ma come riconoscere il legno di gattice? Vediamolo insieme.
Gattice altro non è che uno dei nomi con cui indichiamo il Pioppo bianco (Populus alba) un bell’albero che arriva ad altezze considerevoli, ha la corteccia biancastra e le foglie di 2 colori differenti: sopra verde scuro mentre sotto sono pelose e di colore argenteo.
Oltre che con il nome gattice, il pioppo bianco è conosciuto con molti altri nomi come pioppa, gatto, gattero, alberello, albaro, alberaccio e viene usato per la costruzione dei mobili fin dall’antichità. Maggiolini lo usava per le tarsie e lo chiamava albanella.
Il legno di gattice si presta bene ad essere tinto e decorato. Le antiche ricette prevedevano una tintura con la curcuma per il giallo, un decotto di legno di Brasile e Garanza per imitare il mogano scuro, un decotto di noci di galle di quercia e una pennellata di acetato di rame per farlo diventare nero come l’ebano.
Nella immagini precedenti hai visto come si presenta il Pioppo bianco nel paesaggio, si tratta di un albero molto longevo che raggiunge anche, eccezionalmente, i 180 anni di età. Qui sopra vedi la caratteristica corteccia grigio-chiaro punteggiata da lenticelle a forma di rombo.
Questo è invece un pioppo nero, da questa specie sono state sviluppate diverse varietà. La varietà Populus nigra “italica”, caratteristica per la chioma alta e stretta, selezionata in Lombardia nel XVII secolo, è nota comunemente come “pioppo cipressino” o “pioppo lombardo”.
La corteccia del pioppo nero è molto differente dalla corteccia del pioppo bianco e le due specie sono facilmente riconoscibili. Le foglie del pioppo nero sono di un verde uniforme e seghettate sui bordi.
In questo armadio settecentesco in stile Luigi XVI la superficie è stata decapata e ci consente di notare alcune caratteristiche del legno di gattice: i nodi molto evidenti e le bellissime marezzature.
Il legno di gattice è sempre stato usato per la costruzione di mobili di servizio come armadi e dispense. Qui vediamo un bell’esempio di armadio seicentesco. Questo mobile è stato restaurato e l’attuale patina è di un bel colore biondo.
Anche questa credenza cinquecentesca è stata restaurata e possiamo notare l’uso del gattice per la struttura mentre le cornici sono di noce. Spesso il gattice è stato usato insieme ad altri legni, proprio come nel canterano che avevo trovato io.
Questa madia romagnola dell’800, restaurata e patinata con un bella patina bionda mostra tutte le qualità del gattice. Qui il legno ha preso il colore caldo del noce dell’800. Nota come l’ebanista ha usato le marezzature del legno di gattice per “decorare” i pannelli delle ante.
In questo articolo abbiamo imparato a riconoscere il gattice e abbiamo visto in pratica come questo legno è stato usato dagli ebanisti. In questi precedenti articoli scopri come riconoscere:
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A presto con un nuovo articolo!
Il maestro Carlo
Questi i crediti per le immagini usate nell’articolo. Ringrazio Wikipedia e la Casa d’Aste Pandolfini e gli antiquari: Tornabuoni Arte Antica, Beggi Antichità, AnticoAntico&design.