Vernici per legno: vernice o pittura?

Vernice o pittura? Questa è una delle domande che ricevo spesso ai corsi di falegnameria pratica e creativa quando, dopo aver costruito un mobile, lo verniciamo o decoriamo. Ma che differenza c’è tra una vernice e una pittura? Una differenza non da poco: la vernice è trasparente e lascia intravedere le venature del legno mentre la pittura no. Facciamo chiarezza.

La vernice per legno

La vernice per legno “è un materiale tipicamente fluido che può venire steso sopra una superficie e che dopo l’essiccazione forma una pellicola sottile, resistente ed elastica” (Wikipedia). La caratteristica delle vernice di formare una pellicola sulla superficie è sempre stato un limite per le vernici da esterno. La pellicola, esposta agli agenti atmosferici, tende a sollevarsi e a sfogliare causando i danni che tutti conosciamo su serramenti e mobili da esterno. Questo problema è stato risolto dalle vernici di nuova generazione chiamate impregnanti, di cui abbiamo già parlato in questo articolo. Le vernici per legno possono essere naturali o sintetiche.

Vernici per legno naturali

Le vernici per legno naturali sono le più antiche. Il termine vernice infatti deriva da Berenice, antica città dell’africa settentrionale dove i Romani si procuravano una resina: la sandracca. Questa resina, estratta dal Ginepro, era usata nella formulazione di molte vernici. Molte resine naturali entravano a far parte delle vernici ma la più famosa e usata rimane la gommalacca. la gommalacca è una resina animale prodotta dalla femmina di un insetto, qui puoi vedere un video su come si produce la gommalacca. Sciolta in alcool la gommalacca forma una vernice dal tipico colore ambrato. Per la sua struttura molto semplice la vernice di gommalacca non è adatta per essere stesa a pennello. Per stendere la gommalacca si usa un tampone. In questo articolo trovi tutti i passaggi per ottenere una buona lucidatura a gommalacca.

Vernici per legno sintetiche

Le vernici naturali sono rimaste in uso fino agli anni 40 del secolo scorso quando la chimica moderna è riuscita a creare le vernici sintetiche.  Le prime vernici sintetiche erano sempre a tampone e la resina era sostituita dalla cellulosa estratta dal cotone. La velocità della lucidatura fatta con queste nuove vernici ha decretato il loro successo rispetto alle vernici naturali. Le vernici sintetiche si sono nel tempo sempre più specializzate ed hanno acquisito varie caratteristiche come l’elasticità oppure la durezza. Un ulteriore passo avanti delle vernici sintetiche è stato in questi ultimi anni la sostituzione dei solventi sintetici con un solvente naturale: l’acqua. Le moderne vernici all’acqua non sono però da considerare naturali in quanto i loro componenti sono tutti di sintesi.

La pittura o smalto

La pittura contiene, rispetto alla vernice, un elemento in più: un pigmento colorato. E’ il colore infatti a fare la differenza tra vernice e pittura. Quando stendiamo una pittura sul legno ne nascondiamo la venatura. La pittura viene da sempre usata nella decorazione dei mobili. Anticamente questa pittura era composta da colle naturali e pigmenti e veniva usata per decorare mobili costruiti con legni dolci, spesso imitando legni più nobili o radiche. Alcuni stili particolari come il Neoclassicismo hanno le superfici laccate con con colori pastello accompagnate da dorature a foglia d’oro. Anche oggi è di moda decorare i mobili con tinte pastello. Questo stile si chiama Shabby e per farlo usiamo pitture moderne a base di resine acriliche.

Lucido, satinato o opaco?

Spesso chiamiamo la pittura anche smalto e questo, come la vernice, può essere lucido, satinato o opaco. Il differente grado di opacità è dato dalla capacità o meno della superficie pitturata di riflettere la luce. L’opacità di uno smalto o vernice si misura in Gloss e va da opaco intenso (Gloss 0-10) a brillante (Gloss 81-100). Quando decoriamo un mobile in stile Shabby usiamo una pittura murale e una delle caratteristiche di queste pitture è di essere opaca. L’opacità della superficie è molto ricercata nello stile Shabby.  Alcuni decoratori aumentano questa opacità aggiungendo Gesso di Bologna alla pittura. In questo caso si parla di “finitura gessosa”.

Puoi imparare a lucidiare i mobili con le vernici naturali e sintetiche seguendo il corso di falegnameria pratica e creativa. Impari a decorare i mobili in stile Shabby con il corso di decorazione in stile Shabby oppure con il manuale Shabby facile! Impari a lucidare con la gommalacca a tampone il corso base di restauro mobili antichi.

Il maestro Carlo

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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