Come riconoscere il tarlo è una delle domande più frequenti ai miei corsi online e in bottega. Vediamo insieme come capire se c’è il tarlo nei mobili e cosa fare per eliminarlo definitivamente.
Arriva la primavera e le temperature si alzano. E’ il momento in cui i tarli adulti, che hanno trascorso gli ultimi due anni della loro vita nel legno, escono dai mobili e si accoppiano. Le femmine depositano le uova su mobili, infissi e travi, poi muoiono. Riprende in questo modo il ciclo vitale del tarlo del legno: uovo, larva, pupa, adulto.
Come riconoscere se c’è il tarlo
Di solito ci accorgiamo della presenza del tarlo perchè troviamo dei piccoli buchi sui mobili. Il buco e la polverina fuoriuscita (rosume) significano che il tarlo, diventato adulto, è uscito dal legno per volare via.
Questo è il traversino del mobile che hai visto sopra, era talmente mangiato dal tarlo che ho dovuto sostituirlo. Ti ho evidenziato un maschio adulto che stava abbandonando il legno.
Ecco un particolare di un altro adulto che ha appena lasciato il legno alla fine della sua vita all’interno del mobile. Il tarlo è un coleottero, è di colore marrone e le ali si vedono solo quando vola.
Il noce è sicuramente uno dei legni preferiti dal tarlo. Il legno non viene mangiato tutto in maniera uguale, ma il tarlo preferisce la parte più chiara (alburno) rispetto alla parte più scura (durame).
Nei mobili spesso troviamo fori vecchi e fori nuovi. I fori vecchi di solito sono scuri e con il contorno non definito. Nell’immagine vedi dei fori di uscita molto recenti, nota come sono chiari e polverosi.
Il tavolino di noce era particolarmente infestato e ho fatto un trattamento antitarlo con un prodotto a base di permetrina. Qui vedi il mobile nella “camera gas” che ho creato con un semplice telo di plastica.
Guarda cosa ho trovato dopo alcuni giorni! Le larve del tarlo, che vivono nel legno circa due anni prima di diventare adulti e uscire dai fori, sono uscite per sfuggire all’insetticida presente nell’antitarlo.
Le larve del tarlo domestico sono bianche e sono lunghe come queste che vedi. Le larve di altri insetti xilofagi possono essere più grandi e raggiungono tranquillamente i due centimetri di lunghezza! Qui trovi un approfondimento.
Come fare un trattamento antitarlo.
Vediamo adesso insieme passo dopo passo come fare un buon trattamento antitarlo facile ed economico. E’ lo stesso trattamento che faccio da anni. Qui vedi tutto il restauro di questo comodino del 900.
I segni della presenza del tarlo sono evidenti. Anche se non sappiamo se i fori sono nuovi o vecchi e se il tarlo è ancora presente facciamo un trattamento antitarlo prima del restauro del mobile.
Usiamo un antitarlo a base di permetrina. La permetrina è un insetticida letale per gli insetti ma non tossica per l’uomo. Io uso da molti anni l’antitarlo Complet e ho sempre ottenuto ottimi risultati.
Spennelliamo tutto il mobile con l’antitarlo. Dopo aver fatto l’esterno del mobile passiamo anche l’interno. E’ importante che la permetrina, veicolata dai solventi, penetri in profondità nel legno.
Avvolgiamo il mobile con una telo di plastica in modo da creare una sorta di camera a gas. Il nostro intento non è di far soffocare il tarlo, ma di consentire ai solventi di non evaporare subito e di penetrare nel legno con la permetrina. Il tarlo muore a contatto con l’insetticida.
Cosa fare se trovi il tarlo in casa.
Se hai mobili antichi in casa, con l’arrivo dei primi caldi potresti vedere piccoli insetti marroni volare vicino alle finestre. Sono i tarli adulti. Controlla i mobili e il parquet e assicurati che non ci siano fori nuovi e rosume per terra. In questo caso procedi con il trattamento antitarlo. Niente panico basta armarsi di pazienza e di un buon antitarlo.
- Se vuoi fare un corretto trattamento antitarlo leggi il manuale Antitarlo fai da te!
- Se invece vuoi conoscere tutto il restauro del mobile leggi il Prontuario del restauratore.
- Il modo di imparare il restauro molto velocemente sono i corsi dal vivo in bottega
- Se non puoi venire a Milano impara con i corsi online, sono testati da anni e funzionano!
Il maestro Carlo