Parlare di tarlo e di disinfestazione antitarlo significa aprire un argomento molto interessante per tutti i restauratori. Non solo di mobili ma di tutte le forme artistiche che possono essere attaccate da qualsiasi agente biotico.
La scorsa settimana ho partecipato ad un approfondimento tecnico tenuto a Milano presso l’azienda CTS. Azienda specializzata nella fornitura di prodotti ed attrezzature per il restauro. Durante l’incontro, si è parlato dei tradizionali trattamenti a base di permetrina e dei prodotti che la contengono che avvengono per impregnazione del legno. Inoltre, ho avuto modo di approfondire un sistema di disinfestazione antitarlo molto interessante. Si tratta della disinfestazione anossica, in mancanza totale o parziale di ossigeno.
Opere trattate con antitarlo:
Tra le prime opere disinfestate con questo metodologia troviamo il crocefisso del Cimabue ad Arezzo, affetto da un attacco di coleotteri anobidi. L’azienda Isolcell ha presentato un’ apparecchiatura studiata appositamente per il trattamento di opere d’arte in atmosfera controllata.
Di che cosa si tratta?
Le opere d’arte da trattare vengono poste in contenitori realizzati con un film plastico, dei veri e propri sacchi. L’apparecchiatura separa l’ossigeno dall’azoto presenti nell’atmosfera ed introduce quest’ultimo all’interno del sacco. La mancanza di ossigeno porta alla morte tutte le forme viventi infestanti presenti nell’opera d’arte. Siano esse allo stato adulto, di larva o uova. L’apparecchiatura, attraverso dei sensori, controlla costantemente i livelli di azoto e ossigeno presenti all’interno dei sacchi. Interviene per compensare eventuali variazioni. Ha inoltre la capacità di controllare l’umidità, funzione questa molto importante quando si lavora su manufatti o opere d’arte particolarmente sensibili a questo fattore.
Il trattamento dura 21 giorni ed è garantito. L’azienda Isolcell lavora a stretto contatto con l’Università, l’Istituto per la Ricerca sul Legno (CNR Firenze) e con l’Istituto Centrale per la Patologia del Libro (Ministero dei Beni Culturali).
Se vuoi approfondire la tecnica del trattamento tradizionale antitarlo clicca qui.
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