Terza tappa: stuccatura, carteggiatura e prima mano

Come una storia raccontata giorno dopo giorno lungo un cammino continua il racconto del restauro del nostro comodino Chippendale.

Dopo aver fatto la falegnameria dobbiamo preparare il fondo a ricevere la verniciatura. Si tratta di una parte del restauro molto importante di cui nessuno parla molto. Preparare il fondo è importante per consentire al legno di ricevere la vernice in maniera uniforme.

Quando usiamo una vernice o un olio per verniciare il legno mettiamo in evidenza tutte le bellezze del legno come le venature e le radiche. Ma mettiamo in risalto anche i difetti come le stuccature chiare e le carteggiature fatte male. Vediamo insieme come fare senza sbagliare.

Terza tappa: stuccatura e carteggiatura

Abbiamo già visto che il piallaccio bagnato e sollevato si è scollato e sulla sua superficie si sono create mille screpolature. Dopo aver incollato il piallaccio e livellato le increspature con una rasiera passiamo alla carteggiatura e stuccatura.

Terza tappa: carteggiatura e stuccatura

Passiamo una carte abrasiva non troppo aggressiva per levigare la parte che abbiamo incollato. In questi casi io uso una grana 120.

come restaurare un comodino

Il coperchio del comodino era la parte più rovinata e oltre alle screpolature c’erano grossi sollevamenti di piallaccio che sono stati incollati

Come carteggiare il coperchio di un comodino

Di solito non carteggiamo mai una superficie in maniera troppo aggressiva, ma in questo caso dobbiamo livellare la superfice perfettamente.

Le screpolature sopra il coperchio

Ci aiutiamo con un tampone. Un tampone è un quadrotto di legno squadrato che serve a livellare un piano. Ecco il risultato.

La tuccatura con lo stucco di gesso

Dopo aver preparato lo stucco di gesso proviamone il colore sul mobile. Scopri come preparare lo stucco di gesso e come colorarlo nei miei corsi online.

filler

Viste le condizioni del coperchio decidiamo di stuccarlo tutto uniformemente, in gergo si dice “rasare”, per riempire i piccoli fori e le screpolature.

La tuccatura delle parti intagliate

Sul resto del comodimo invece stucchiamo solo dove è necessario. Sugli intagli ci aiutiamo con le dita senza paura di sporcarci le mani.

Fori di tarlo stuccati

Trucco: I fori del tarlo sulla schiena li stucchiamo e togliamo subito l’eccesso con una spugna umida. In questo modo non dobbiamo ripassare la carta abrasiva.

come si presenta il comodino stuccato

Ecco come si presenta il comodino prima della carteggiatura. Per carteggiare usiamo una carta abrasiva grigia (stearata) di grana 120. Qui trovi un approfondimento sulle carte abrasive.

Vernice di gommalacca

In fase di progetto di restauro abbiamo deciso di non dare colore al mobile e di mantenerlo del suo colore naturale. Faremo una finitura a poro aperto con gommalacca e cera.

Vernice di gommalacca e comodino

La vernice che usiamo è piuttosto concentrata. Partiamo dalla ricetta base di 200 grammi di gommalacca naturale in un litro di alcool 99,9° e diluiamo ulteriormente anche del 100%.

Prima mano a pennello

Diamo la prima mano a pennello. Questa prima mano ha una duplice funzione: mettere gommalacca sulla superfice e nel poro e fissare il pelo del legno.

Siamo giunti alla fine del terzo giorno di restauro del nostro comodino. Domani la storia continua con la quarta tappa e raseremo il pelo del legno con una carta abrasiva fine o paglietta per avere un fondo liscio e morbido su cui procedere con la lucidatura. Leggi qui la quarta e ultima tappa.

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Il maestro Carlo

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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