Come una storia raccontata giorno dopo giorno lungo un cammino continua il racconto del restauro del nostro comodino Chippendale.
- Se ti sei perso la prima tappa la puoi leggere qui. Abbiamo fatto l’analisi del mobile e deciso che restauro fare.
- Se ti sei perso la seconda tappa la puoi leggere qui. Abbiamo fatto la falegnameria incollando il piallaccio sollevato.
Dopo aver fatto la falegnameria dobbiamo preparare il fondo a ricevere la verniciatura. Si tratta di una parte del restauro molto importante di cui nessuno parla molto. Preparare il fondo è importante per consentire al legno di ricevere la vernice in maniera uniforme.
Quando usiamo una vernice o un olio per verniciare il legno mettiamo in evidenza tutte le bellezze del legno come le venature e le radiche. Ma mettiamo in risalto anche i difetti come le stuccature chiare e le carteggiature fatte male. Vediamo insieme come fare senza sbagliare.
Terza tappa: stuccatura e carteggiatura
Abbiamo già visto che il piallaccio bagnato e sollevato si è scollato e sulla sua superficie si sono create mille screpolature. Dopo aver incollato il piallaccio e livellato le increspature con una rasiera passiamo alla carteggiatura e stuccatura.
![Terza tappa: carteggiatura e stuccatura](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/1-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Passiamo una carte abrasiva non troppo aggressiva per levigare la parte che abbiamo incollato. In questi casi io uso una grana 120.
![come restaurare un comodino](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/2-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Il coperchio del comodino era la parte più rovinata e oltre alle screpolature c’erano grossi sollevamenti di piallaccio che sono stati incollati
![Come carteggiare il coperchio di un comodino](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/2d-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Di solito non carteggiamo mai una superficie in maniera troppo aggressiva, ma in questo caso dobbiamo livellare la superfice perfettamente.
![Le screpolature sopra il coperchio](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/3a-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Ci aiutiamo con un tampone. Un tampone è un quadrotto di legno squadrato che serve a livellare un piano. Ecco il risultato.
![La tuccatura con lo stucco di gesso](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/3-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Dopo aver preparato lo stucco di gesso proviamone il colore sul mobile. Scopri come preparare lo stucco di gesso e come colorarlo nei miei corsi online.
![filler](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/4-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Viste le condizioni del coperchio decidiamo di stuccarlo tutto uniformemente, in gergo si dice “rasare”, per riempire i piccoli fori e le screpolature.
![La tuccatura delle parti intagliate](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/5-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Sul resto del comodimo invece stucchiamo solo dove è necessario. Sugli intagli ci aiutiamo con le dita senza paura di sporcarci le mani.
![Fori di tarlo stuccati](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/7-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Trucco: I fori del tarlo sulla schiena li stucchiamo e togliamo subito l’eccesso con una spugna umida. In questo modo non dobbiamo ripassare la carta abrasiva.
![come si presenta il comodino stuccato](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/6-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Ecco come si presenta il comodino prima della carteggiatura. Per carteggiare usiamo una carta abrasiva grigia (stearata) di grana 120. Qui trovi un approfondimento sulle carte abrasive.
![Vernice di gommalacca](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/10.jpg)
In fase di progetto di restauro abbiamo deciso di non dare colore al mobile e di mantenerlo del suo colore naturale. Faremo una finitura a poro aperto con gommalacca e cera.
![Vernice di gommalacca e comodino](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/10a-come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
La vernice che usiamo è piuttosto concentrata. Partiamo dalla ricetta base di 200 grammi di gommalacca naturale in un litro di alcool 99,9° e diluiamo ulteriormente anche del 100%.
![Prima mano a pennello](https://mestierincorso.it/wp-content/uploads/2020/03/11come-restaurare-un-comodino-stuccatura-artedelrestauro.it_.jpg)
Diamo la prima mano a pennello. Questa prima mano ha una duplice funzione: mettere gommalacca sulla superfice e nel poro e fissare il pelo del legno.
Siamo giunti alla fine del terzo giorno di restauro del nostro comodino. Domani la storia continua con la quarta tappa e raseremo il pelo del legno con una carta abrasiva fine o paglietta per avere un fondo liscio e morbido su cui procedere con la lucidatura. Leggi qui la quarta e ultima tappa.
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Il maestro Carlo