Riconoscere i legni è un passo importante per chi si avvicina al mondo del restauro e dell’antiquariato. In genere riconoscere i legni viene visto come uno scoglio insormontabile ma non è così. Certo, per imparare a riconoscere i legni più usati nel restauro, l’esperienza è importante.
Il mio consiglio è di fare proprio un esercizio di riconoscimento continuo: guarda i mobili che sono in vendita online e leggi le descrizioni che i venditori fanno perché l’essenza con cui è costruito il mobile viene sempre indicata. Questo esercizio lo puoi fare sfogliano i cataloghi delle aste come Cambi Aste oppure guardando le inserzioni su eBay (dove si possono fare ottimi affari) o su Subito.it.
Naturalmente ti puoi esercitare anche nel mondo reale. Visita mercatini, fiere, mostre e musei. Anch’io, dopo tanti anni di attività, faccio sempre questo esercizio e non perdo occasione per vedere mobili antichi e “giocare” a riconoscere i legni con cui sono costruiti.
L’orologio in palissandro e bronzo dorato di epoca barocca che vedi pubblicato in questo articolo l’ho visto recentemente nei musei civici di Pesaro.
Orologio romano di epoca barocca: Roma
Faccio esercizio di riconoscimento legni con i miei allievi dell’Accademia del restauro. Nelle teleconferenze di approfondimento mensili spesso guardiamo insieme mobili vecchi e antichi e ci divertiamo a riconoscere epoca e stile del mobile e il legno con cui è stato costruito.
Sì, perché il vero esercizio non consiste nel riconoscere il legno grezzo, ma riconoscere il legno in patina. Qui puoi leggere cos’è la patina e come si recupera su un mobile antico.
Come riconoscere il palissandro
Palissandro scuro o Bois de Violette in Francia
Recentemente abbiamo parlato del palissandro, un legno molto interessante e usato in ebanisteria già nel 700. Questo legno veniva usato in Francia (bois de violette) e in Inghilterra (rosewood) e proveniva dalle colonie oltreoceano.
Riconoscere il palissandro è semplice. Si tratta di un legno dal bel colore scuro con le venature molto ben disegnate. Ha un poro piuttosto grande e la sua lucidatura con gommalacca a tampone è impegnativa.
Il palissandro si presta molto bene a essere tagliato in fogli (lastrone e piallaccio) e usato per rivestire mobili dall’aspetto molto elegante e raffinato. Spesso i mobili in palissandro sono decorati con bronzi dorati. Il colore caldo dell’oro è esaltato dal contrasto con il colore scuro del palissandro.
Palissandro chiaro o Bois de rose in Francia
Il palissandro nel 700 non era usato in ebanisteria solo all’estero ma anche in Italia con risultati sorprendenti. E’ il caso dei mobili costruiti a Genova e decorati con il tipico motivo “a quadrifoglio”. Spesso il palissandro scuro, bois de violette, è utilizzato abbinato al bois de rose, una specie di palissandro dal colore chiaro tra il giallo e il rosso.
Mobile a ribalta XVIII secolo. Genova
Il palissandro è usato in ebanisteria anche oggi. Tuttavia, questo legno è protetto in molte parti del mondo in quanto a rischio estinzione e il palissandro usato deve essere certificato e la filiera tracciata. Una curiosità: dal legno di palissandro si estrae un olio aromatico dal tipico profumo di rosa, da qui il nome rosewood, uno degli ingredienti del famoso profumo Chanel N°5.
Se te li sei persi qui trovi un articolo sul riconoscimento del legno di noce e legno di ciliegio. Se ti interessa imparare veramente riconoscere i mobili e l’arte del restauro guarda il video di presentazione dell’Accademia del restauro. Trovi le immagini dei legni più usati in ebanisteria nel poster in omaggio con il Prontuario del restauratore. Scopri le epoche del mobile con i DVD “La storia del mobile dal Gotico al Liberty”.
Il maestro Carlo