Continua con questo secondo articolo il viaggio nel mondo del riconoscimento del legno. Continuiamo a parlare del noce ma per non annoiarci parleremo del legno di noce osservando un mobile. Come sai infatti dobbiamo imparare a riconoscere i legni quando sono in patina e non quando sono freschi di taglio in segheria.
Conosci eBay?
L’occasione mi è stata offerta da un acquisto, fatto dalla mia allieva Patricia, su eBay. Non conosci Ebay? Ecco cosa dice Wikipedia: “Si tratta di una piattaforma web (marketplace), di fatto molto simile ad un sito di e-commerce, che offre ai propri utenti la possibilità di vendere e comprare oggetti sia nuovi sia usati, in qualsiasi momento, da qualunque postazione Internet e con diverse modalità, incluse le vendite a prezzo fisso e a prezzo dinamico, comunemente definite come «aste online»”. Patricia ha acquistato questo cassettone partecipando ad un’asta e se lo è aggiudicato per una cifra ridicola: 120 euro. Un vero affare vista la qualità del mobile.
Patricia è una mia allieva dell’Accademia del restauro. Il primo vero corso di restauro online per imparare a restaurare i mobili. In Accademia non impari solo a restaurare ma impari a riconoscere i mobili, il loro stile e la loro epoca. Le serrature, il marmo, la tappezzeria e molto altro ancora. Le competenze di un bravo restauratore infatti sono molte sia per un professionista che per chi si avvicina al restauro come hobbysta.
Di che mobile si tratta?
Il mobile acquistato da Patricia su eBay è un cassettone francese costruito intorno al 1850. Il mobile è di buone proporzioni. I fianchi sono di noce e il frontale, cioè il fronte dei cassetti, è di noce massello lastronato con una radica di noce. La radica forma una “facciata continua” e coinvolge le catene (i traversi tra un cassetto e l’altro) e i laterali. Il primo cassetto ha la tipica forma a tulipano del mobile Luigi Filippo.
La forma a tulipano continua sul fianco. Il fianco del cassettone è costruito con un telaio che racchiude il pannello centrale. Questo pannello è formato da un massellino di noce di 5/6 millimetri. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nella costruzione dei mobili. Nel settecento e per tutto l’Impero i mobili venivano costruiti con i fianchi direttamente inchiodati sui montanti e spesso si spaccavano. Con questo tipo di costruzione invece il massellino può muoversi, seguendo i movimenti del legno, senza rompersi.
Come vedi anche la schiena è costruita in questo modo. Una struttura in legno dolce racchiude dei pannelli in rovere che formano la schiena. Il rovere è una essenza molto usata in Francia nella costruzione dei mobili. Il rovere è usato sia come legno massello nella costruzione di mobili veri e propri sia nella costruzione della parte interna dei mobili. Visto l’alto livello dell’ebanisteria francese e la qualità dei legni usati i mobili francesi di quest’epoca sono molto solidi…e pesanti da trasportare!
Anche i cassetti sono costruiti utilizzando più legni. Il frontale come abbiamo già detto è di noce massello lastronato di radica di noce. I fianchi dei cassetti sono di legno dolce. I fondi dei cassetti riprendono la costruzione della schiena e del fondo del mobile e sono di rovere. Le code di rondine sono molto precise e piuttosto piccole in punta. Segno questo di buona ebanisteria. Le bocchette in ottone sono originali così come le serrature. Tutti questi elementi concorrono ad aumentare il valore del mobile.
Il coperchio del mobile è fatto con un bel marmo francese. Si tratta del marmo S.Anna. Grigio con venature bianche questo marmo è decorato sul frontale e sui fianchi con una bella lavorazione a “doppio toro”. il marmo presenta una spaccatura nella parte centrale. Probabilmente è proprio questa spaccatura il “problema” che ha consentito a Patricia di acquistare a pochi euro il mobile. Nessuno se la sentiva di restaurarlo e proprio questi sono gli affari che fanno i restauratori con le competenze di cui parlavamo prima.
L’Accademia del restauro
Restaurare un marmo in queste condizioni è piuttosto semplice e in Accademia del restauro sono disponibili alcuni video-tutorial che ti mostrano passo dopo passo come fare. L’accademia del restauro ti consente di apprendere il restauro anche se non hai mai restaurato un mobile in vita tua. Ecco la testimonianza di Patricia:
“Sin da piccola ho avuto la passione per i mobili antichi e per il restauro. Gli antichi mobili che vedevo in alcune case o nei mercatini e negozi di antiquariato mi intrigavano molto. Desideravo saperli restaurare ma non ho conosciuto qualcuno che mi insegnasse come farlo. Un po’ perché non ci sono tanti veri artigiani del restauro, un po’ perché chi lo è resta sempre molto chiuso e geloso delle sue conoscenze. E così che un bel giorno cominciai a cercare informazione su internet per imparare qualcosa per poter sistemare una vecchia macchina da cucire molto tarlata anni 30 che mi era stata regalata. I video su youtube mi confondevano le idee invece in insegnarmi qualcosa di utile. Un giorno mentre cercavo un prodotto per consolidare il legno della macchina da cucire, trovai il sito di Arte del restauro, pieno di utili e interessantissimi articoli, prodotti per il restauro, libri e dvd. Non c’era un giorno che non leggessi un articolo e lo rileggessi…, poi ho acquistato il Prontuario del restauratore e me lo sono “mangiato”. Poche settimane dopo, proprio il giorno del mio compleanno del 2012 mi sono iscritta all’Accademia del restauro. Sin da subito ho imparato a passi da gigante. Molto più velocemente di quanto si possa imparare frequentando una bottega perché in Accademia oltre ai tutorial su come fare ogni lavoro di restauro, c’è anche la condivisione dei lavori di restauro degli altri dove il maestro Carlo non solo ti trasmette tutte le sue conoscenze sul restauro, come un libro aperto, ma ti trasmette anche la passione per quest’Arte. Adesso mi trovo a restaurare mobili su commissione per parenti e amici. Inoltre, l’Accademia mi ha trasmesso i criteri e le conoscenze per poter acquistare veri mobili antichi che restauro per me o per rivendere.” Patricia Gutiérrez
Grazie a Patricia per la disponibilità delle foto e per la testimonianza. Buon Restauro!
Il maestro Carlo