Come preparare lo stucco di gesso e come colorarlo è una delle prime cose da imparare quando restauriamo un mobile antico.
Come sai nel restauro usiamo stucchi naturali e stucchi sintetici. Tra gli stucchi naturali ce n’è uno molto semplice da fare: lo stucco di gesso. Lo facciamo come lo preparano i restauratori nelle loro botteghe da moltissimi anni.
Come preparare lo stucco di gesso:
lo facciamo con il gesso di Bologna e lo coloriamo con le terre naturali.
Lo stucco di gesso
Lo stucco di gesso è lo stucco più usato nel restauro. Usiamo lo stucco di gesso per chiudere i piccoli fori del tarlo o le piccole spaccature del legno. Metto l’accento sulla parola “piccolo” in quanto lo stucco di gesso, per sua natura, non è uno stucco resistente. Sconsiglio quindi di usarlo per grosse stuccature o per la ricostruzione di spigoli. Puoi ricostruire uno spigolo con lo stucco di gesso se pulisci bene la parte da stuccare con una raspa e metti della colla, a caldo o vinilica, tra il legno e lo stucco. Lavorando lo spigolo con la spatola amalgami la colla con lo stucco e lo ancori al legno.
Il gesso di Bologna
Il gesso di Bologna è un solfato di calcio finissimo. E’ usato anche dai doratori nella preparazione del fondo per la doratura a foglia d’oro. Noi lo usiamo per preparare lo stucco di gesso. Lo mescoliamo con acqua e colla per renderlo morbido e spatolabile e lo coloriamo con le terre naturali. Perché coloriamo lo stucco di gesso? Il gesso di Bologna è bianco, infatti viene usato anche come pigmento, e le stuccature bianche farebbero troppo contrasto con il colore del legno. Coloriamo lo stucco per rendere meno visibili le stuccature che facciamo sul nostro mobile. Ti ricordo che quando prepari uno stucco colorato devi cercare di farlo dello stesso colore del legno oppure leggermente più scuro. Le stuccature scure infatti si notano meno delle stuccature chiare.
Le terre colorate:
Terre colorate è una denominazione piuttosto generica che indica un vasto numero di pigmenti di origine naturale e di diversi colori. Le terre sono costituite da ossido di ferro ed altri metalli, come il manganese, ed argille in diversa percentuale. Hanno un’ottima stabilità alla luce e sono usate fin dall’antichità.
Possiamo suddividere le terre colorate in: Ocre = colore dal giallo al rosso. Terre d’ombra = colore dal bruno aranciato al bruno verdastro. Terre di Siena = colore dal giallo al bruno aranciato. Bolo = colore rosso. Io uso un giallo, un rosso, un bruno chiaro e un bruno scuro. Con questi 4 colori riesco ad ottenere tutte le sfumature dei legni che mi interessano.
Se ami il restauro e vuoi scoprire tutti i “trucchi del mestiere”, evitando così di fare inutili errori, hai molti modi per approfondire l’argomento. Puoi leggere il mio Prontuario del restauratore oppure puoi seguire i miei corsi online. Se invece preferisci i corsi dal vivo, qui trovi tutte le date e i programmi dei corsi che tengo nel mio laboratorio di Milano.
Buon restauro!
Il maestro Carlo
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