Semplice, lineare e simmetrico e allo stesso tempo di buon gusto elegante e sempre di moda. Spesso sono stati i mobili della nostra infanzia: stiamo parlando dell’Art Déco.
Quando parliamo di Art Déco si pensa a quel particolare stile che andava di moda negli anni del dopoguerra e che spesso si è conservato nelle case per molti anni.
Pochi sanno invece, che questo stile iniziò a essere concepito già dal 1910 dallo stilista parigino Paul Poiret il quale cercò di fare una completa riforma estetica della moda di allora.
Il nuovo stile prende però la sua “forma” definitiva e comincia a diventare di moda dopo la fine della prima guerra mondiale come risposta della borghesia che voleva dimenticare quei drammatici anni.
Rimane fino agli anni 30 in Europa e fino agli anni 40 negli Stati Uniti di America.
L’ Art Déco, prende spunto per i suoi elementi decorativi dalle civiltà egiziana, cinese e precolombiana, così come dal Cubismo e dal Futurismo dal 1909.
Non fu solo un cambiamento del modo di arredare le case ma di tutta l’estetica e comprese le arti decorative, l’architettura e persino l’abbigliamento.
Il nuovo modo di decorare viene chiamato Art Déco solo a partire del 1925 dopo la famosa Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes, realizzata a Parigi, ed è per questo che molti la chiamano anche Stile 1925.
Vediamo quali sono le caratteristiche dell’Art Déco:
L’Art Déco è nato come uno stile semplice, lineare ma allo stesso tempo elegante.
Uso di forme a zig-zag, a scacchi e molto simmetriche. Diverse dalle curve sinuose dell’Art Nouveau.
Persino le pareti e la superficie dei mobili venivano decorate con i motivi simmetrici.
Elementi decorativi tipici dell’Art Déco.
Lo stile Déco comincia a passare di moda quando i mobili vengono prodotti industrialmente per un “consumo massa” entrando in tutte le case e facendo perdere quell’esclusività che aveva dato il via alla sua moda. Terminò con l’inizio del secondo conflitto mondiale.
In altri paesi invece divenne il punto di partenza del Modernismo e continuò ad essere usato fino agli anni sessanta. Negli anni ottanta ci fu un ritorno di questa tendenza favorita dal design grafico di quel periodo ispirato ai film noir e alla moda degli anni trenta.
L’Art Déco era caratterizzata essenzialmente da forme simmetriche e geometrie con uno spirito energico e moderno già dai tempi del dopoguerra. L’opposto dello Stile Liberty, caratterizzato invece da forme flessuose con motivi ispirati dalla natura.
Nei mobili predominano le forme tondeggianti, cioè senza spigoli, e le finiture molto lucide, quasi a specchio.
Un classico degli anni 80, (ispirato ai mobili Déco), il piccolo bar apribile con specchi. Per molti di noi un ricordo di quando eravamo piccoli.
Una moda che in realtà non è mai passata di moda e la possiamo trovare anche in ambienti molto moderni di oggi…
…. e se i colori sono scelti con cura risulta molto accogliente e “fresco” e non ha assolutamente il “sapore di vecchio”.
Patricia Gutièrrez Pesce
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Immagini tratte de Pinterest