Chi segue questo blog da tempo e mi conosce sa quanto io ami la lucidatura a gommalacca. E’ l’aspetto del restauro che preferisco e a cui ho dedicato gran parte delle mie energie per approfondirne i dettagli e scoprirne i segreti. Si’ i segreti perchè intorno alla lucidatura a gommalacca circolano mille e mille teorie, consigli, applicazioni e ricette.
Una delle questioni mai risolte è la domanda: quanto deve invecchiare la vernice di gommalacca prima di essere usata? Ci sono molte scuole di pensiero. Alcuni autori dicono di usare subito la vernice e di non conservarla. In Inghilterra ad es. la vernice viene fatta depositare sul fondo del contenitore e viene usata solo la parte superiore, si eliminano così per decantazione le cere e le impurità che compongono la resina naturale.
Io preparo la vernice di gommalacca a freddo, la agito prima dell’uso e la consumo nel giro di 6 mesi/un anno, anche se i risultati migliori si racconta, si hanno dopo due anni.
A questo proposito un amico, mio omonimo, restauratore di armi antiche in Roma mi scrive che usa, per la lucidatura delle parti in legno delle armi, una vernice di gommalacca che conserva da oltre 30 anni! Con risultati stupefacenti!
Come ripeto ai miei studenti non esiste un modo giusto o sbagliato di lucidare o di preparare la vernice, ogni artigiano usa il suo metodo frutto di anni di prove ed applicazioni. Errori e correzioni, solo così si affina un’arte, solo così si cresce!
Nell’immagine: Ludovico Buti, “La bottega dello spadaio”. Firenze, Galleria degli Uffizi.
Nel Prontuario del Restauratore è descritto passo dopo passo tutte le ricette e segreti di un corretto restauro del mobile antico.
Vedi tutta la lucidatura a gommalacca passo dopo passo nel mio videocorso “La lucidatura con la gommalacca”.
Segue tutto il percorso di restauro di mobili antichi con i corsi online Restaurare è facile, L’Accademia del restauro e il Master in Restauro e Antiquariato.