Il piede a zampa di leone nella storia del mobile.

Simbolo di forza e nobiltà, dalle civiltà antiche al revival ottocentesco

La zampa di leone è tra i dettagli più iconici e affascinante dell’arredo storico. Ricorrente nei secoli, la ritroviamo come piedi di sedie, tavoli, letti, cassettoni e altri mobili, spesso con funzione sia decorativa che simbolica. In questo articolo ripercorriamo il significato e l’evoluzione delle zampe di leone in relazione ai periodi storici e agli stili che le hanno valorizzate.

Antico Egitto, Grecia e Roma: simboli di forza e sacralità

zampe di leone romana.

Già nell’antico Egitto, le zampe di leone venivano utilizzate nella realizzazione di troni, letti e sgabelli destinati all’élite. Simboleggiavano potere, protezione e connessione con il sacro: il leone era associato alla dea Sekhmet e alla forza solare.

Nella Grecia classica e, successivamente, nella Roma imperiale, i piedi a zampa di leone decoravano letti da banchetto (klinai), sedili cerimoniali e tavoli. Rappresentavano ancora una volta la forza, il controllo e l’autorità.

Rinascimento (XVI secolo): il ritorno dell’antico

Zampa di leone rinascimentale.

Durante il Rinascimento, con il rinnovato interesse per l’antichità classica, le zampe di leone tornano a ornare i mobili. In Italia, Francia e poi nel resto d’Europa, diventano elementi distintivi di sedie, cassapanche e tavoli, spesso abbinati a gambe a colonna o a “X”.

Il significato si arricchisce: oltre alla forza, il leone incarna la nobiltà d’animo, la giustizia e l’ordine, valori cari all’ideale umanista.

Stile Impero (1805–1815): tra classicismo e propaganda

Zampa di leone Impero.

Con l’ascesa di Napoleone, il leone torna protagonista nel mobilio grazie allo stile Impero. In questo periodo, fortemente ispirato all’arte romana e all’Egitto, i piedi a zampa di leone compaiono su tavoli, consolle, sedie e letti monumentali.

Il loro scopo è duplice: da un lato evocare solidità e maestà, dall’altro contribuire alla retorica imperiale, dove ogni dettaglio dell’arredo sottolinea il potere e la continuità con l’antico.

Neorinascimento (1880-1920): nostalgia e decorazione

Zampe di leone eclettica.

Nel periodo tra fine Ottocento e inizio Novecento, con il revival degli stili storici, anche il Rinascimento viene riscoperto e reinterpretato. Nei mobili neorinascimentali, spesso realizzati in noce scuro e riccamente scolpiti, tornano le zampe di leone, usate per conferire al mobile un aspetto solenne e “antico”.

Qui la funzione è principalmente decorativa e nostalgica, con una certa enfasi sulla manualità artigianale e sul prestigio borghese.

Un dettaglio che parla di forza e protezione

Dalle civiltà antiche al revival storico, la zampa di leone resta un dettaglio che affascina e comunica. In ogni epoca ha assunto sfumature diverse, ma ha sempre mantenuto un legame con i concetti di forza, protezione, regalità e sacralità.

Una piccola scultura funzionale che, se osservata con attenzione, racconta molto più di quanto si immagini. Se ami i mobili vecchi o antichi e vuoi imparare a riconoscere epoca e stile ti consiglio il mio corso online ” La storia del mobile dal gotico al Liberty”.

 

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A presto con un nuovo articolo!

Il maestro Carlo

 

le immagini sono tratte dal Museo Archeologico di Cremona, da Pandolfini, Gogna e Pamono che ringrazio.

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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