Dove comprare il legno? E quali sono i formati più comuni e i difetti da evitare? Queste sono due delle domande che ricevo ai corsi di falegnameria di Arte del restauro a Milano.
Quando ti avvicini al mondo del restauro e della falegnameria l’acquisto del legno è sempre un momento importante. Il mio consiglio è di cominciare con piccoli progetti o restauri realizzati con legno che puoi trovare già tagliato e piallato sia nei brico che nelle falegnamerie della tua zona. Con questo legno puoi lavorare subito senza aver bisogno di macchinari costosi e ingombranti.
I falegnami, invece, che sono dotati di macchine utensili per la lavorazione del legno acquistano direttamente dalle falegnamerie il legno tagliato in tavole. Le tavole sono il prodotto più grezzo della segheria. Le due facce della tavola non sono di norma piallate e i bordi sono irregolari. Nell’immagine qui sotto vedi delle tavole grezze prima della lavorazione.
Le tavole sono grosse fette di tronco, lunghe anche 4 metri, larghe alcune decine di cm e spesse 5-6 cm o più.
Le tavole per essere lavorate richiedono l’utilizzo di macchinari professionali.
Tagliate, piallate e squadrate possono ora essere utilizzate per realizzare un mobile.
Questa scaletta, copia di una scaletta da biblioteca antica, è stata costruita partendo da tavole di noce nostrano.
Se non sei ancora un falegname esperto nei brico trovi del legno di abete già tagliato in listelli, tavole e travetti.
Ti basterà semplicemente misurarli e tagliarli anche con una sega a mano e assemblarli…
…magari semplicemente con delle viti, e ottenere un solido banco come questo. Qui scopri come farlo.
I difetti del legno
Quando compri del legno però devi fare attenzione ai difetti più comuni. Ecco quali sono i principali:
- I nodi (A):luogo di nascita di nuovi rami quando l’albero è vivo.
- Le fessurazioni (B): spaccature dovute al ritiro stagionale del legno o al gelo.
- Le sacche di resina (C): tipiche di alcune conifere, sono cavità negli anelli annuali, provocate dall’interruzione traumatica dei canali resiniferi. Provocano una fuoriuscita continua di resina anche in elementi già lavorati.
La presenza di questi e altri difetti (cambi di colore, muffe, presenza di alburno, ecc…) divide il legno in prima, seconda e terza scelta. Il legno di prima scelta è quello esente da difetti o con difetti minimi (per esempio sono ammessi piccoli nodi), e per questo è di elevata qualità, ma più caro.
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