Falegnameria tradizionale o falegnameria pratica e creativa? Queste due definizioni sono una mia invenzione per cercare di definire due modi diversi di declinare una stessa passione: la falegnameria. Lavorare il legno diventa sempre più affascinante e in molti si avvicinano alla falegnameria con scopi diversi. Qualcuno lo fa per semplice hobby e passatempo. Qualcuno per creare piccole rendite vendendo poi le sue opere ai mercatini handmade. Invece qualcuno ci vuole “mettere il naso” per fare della propria passione il lavoro del suo futuro. Ma vediamo cosa intendo per falegnameria tradizionale e falegnameria creativa.
Falegnameria tradizionale
La falegnameria tradizionale è quella che privilegia la costruzione del mobile con metodi classici e l’uso di attrezzi manuali o macchinari per la lavorazione del legno. Partire da una tavola di noce spessa 5/6 centimetri, piallarla, squadrarla e spessorarla comporta infatti l’uso di macchinari quali una pialla filo e una pialla spessore. Spesso chi si avvicina a questa falegnameria è attratto in egual misura sia dal legno che dai macchinari e dagli attrezzi per lavorarlo. Gli attrezzi hanno il loro fascino e spesso ci sono hobbysti con laboratori attrezzati come dei veri professionisti. C’è una falegnameria tradizionale però che predilige gli utensili manuali come scalpelli, pialle e incastri. Nel mio laboratorio di Milano teniamo regolarmente corsi di falegnameria tradizionale con attrezzi manuali.
Falegnameria “Unplugged”
Nell’ambito della falegnameria tradizionale in America c’è quella chiamata “Unplugged” che letteralmente significa “staccato dalla corrente”. Tutti gli utensili usati sono manuali e si lavora il legno come lo si lavorava nell’800. Spesso gli utensili sono d’epoca, comprati sui mercatini o online e opportunamente restaurati e revisionati. I mobili sono molto semplici e costruiti con gli incastri tradizionali: tenone e mortasa e code di rondine. Le superfici di questi mobili realizzati a mano sono finite con gommalacca, cera d’api e oli come l’olio di lino cotto o l’olio di tung. Si tratta di finiture naturali che mettono in risalto le venature naturali del legno senza alterarne il colore. Le vernici sintetiche sono bandite così come le attrezzature e i macchinari elettrici.
Falegnameria pratica e creativa
Si tratta della falegnameria che pratichiamo nei nostri corsi di falegnameria pratica e creativa. Chi si accosta a questa falegnameria spesso non ha mai lavorato il legno, non conosce gli utensili e non ha intenzione di acquistare costosi macchinari. La voglia di lavorare il legno parte da un progetto, spesso visto online o su una rivista. Pinterest da questo punto di vista è fonte di inesauribile ispirazione. L’idea diventa progetto e si traduce in un mobile o complemento d’arredo come uno sgabello, un tavolo, un appendiabiti. Gli utensili che servono per questa falegnameria sono pochi e facili da usare. Una sega, un trapano o avvitatore, un seghetto alternativo e tanta voglia di mettere in gioco la propria creatività. Particolare attenzione è rivolta alla finitura che spesso è una decorazione in stile shabby o industriale. Il falegname creativo però non disdegna le finiture naturali.
La passione per la falegnameria sta aumentando, a te che falegnameria piace di più? Scopri il programma dei corsi di falegnameria tradizionale e di falegnameria creativa e trova il corso che fa per te.
Il maestro Carlo
Immagini da Pinterest
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