Artedossier, la rivista diretta da Philippe Daverio, questo mese ha un dossier molto interessante: Design italiano del XX secolo.
Perchè parlo di una cosa che a prima vista sembra così lontana dal nostro ambito? Ne parlo perchè mi pongo il problema del suo restauro. A tutti noi restauratori ed appassionati è capitato di dover restaurare un mobile vintage o come si dice spesso “di modernariato e design”. Io stesso ho lavorato per alcuni commercianti che si occupano di questo “ramo” del mercato antiquariale. Non entro nel merito delle valutazioni commerciali di queste tendenze molto legate a mode e stravaganze. Mi limito a pormi il problema del loro restauro. Vernici poliuretaniche, accostamenti di materiali inusuali, come materie plastiche o metallo, rendono questi restauri non sempre facili o felici nel risultato. E’ una sfida che dobbiamo accettare. Gli stessi problemi se li sono posti i restauratori di dipinti quando, abituati a restaurare tele del 600, si sono trovati davanti un’opera futurista o una tela di Burri. Come faremo quando dovremo restaurare una libreria di Ettore Sottsass? Od un trumoncino di Fornasetti? Pensaci prima o poi ti capiterà…
Nell’immagine: Ettore Sottsass Jr, libreria Carlton (Menphis,1981); dalla mostra Che cos’è il design italiano?, Triennale Design Museum, 2008