Prendo spunto dalla rivista Artedossier di questo mese “Nascita e rinascita dell’antico, classico passepartout, dalla Grecia a Superman per tornare a parlare di neoclassicismo. Un’importante mostra a Londra celebra infatti Thomas Hop, viaggiatore, scrittore,
disegnatore di oggetti e arredi per le sue case-museo, sublime interprete dello stile Regency, versione d’oltremanica dello stile Impero. Ho già avuto modo di parlare approfonditamente dello stile Impero in precedenti post. Mi sembra importante sottolineare come, benchè Francia ed Inghilterra fossero acerrimi nemici, il gusto per il classico e l’antico, tradotto in stilemi per i mobili e oggetti, pervade in maniera trasversale le produzioni artigianali ed artistiche delle due nazioni. Grazie alla pubblicazione, nel 1807, da parte di Hope dell’“Household Furniture and Interior decoration”, lo stile Regency divenne lo stile apprezzato da decoratori ed architetti inglesi per tutta la prima metà dell’ Ottocento. Lo stesso principe reggente, futuro Giorgio IV, non poteva sopportare che le ostilità con i francesi non gli permettessero di arredare in stile francese una sua dimora. Oltre a saccheggiare letteralmente i monumenti dell’Egitto, della Grecia e di Roma alla ricerca di motivi ornamentali, Hope tentò di ricreare forme ed interni del mondo antico.
Quando nel 1922 Howard Carter trovò il mobilio di Tutankhamon nella tomba del faraone bambino, gli inglesi sbalorditi osservarono che assomigliava in maniera perfetta a certi mobili di Hope.
Nelle immagini: Ritratto di Thomas Hope, di W. Beechey, 1799, Londra, National Portrait Gallery.
Divano Regency, Faringdon Collection, Oxfordshire, Buscot Park.