Come verniciare il legno dei mobili è uno dei passi importanti nel restauro dei mobili antichi. E’ possibile verniciare il legno con vernici sintetiche e con vernici naturali, nel restauro dei mobili antichi usiamo solo vernici naturali e in particolare la gommalacca.
Come verniciare il legno dei mobili:
La gommalacca
La gommalacca è una resina naturale prodotta dalla femmina di un insetto: la Kerria lacca. Questo insetto è “allevato” in alcuni villaggi dell’India e del Sud Est Asiatico. La produzione della gommalacca è molto artigianale, soprattutto durante le prime lavorazioni. L’insetto che produce la gommalacca appartiene alla stessa famiglia delle cocconiglie e la gommalacca prodotta è di un bellissimo colore rosso.
Questo colorante rosso viene ancora usato nella tintura di lane e tessuti. In Europa anticamente la gommalacca veniva importata proprio per questa sua caratteristica. La gommalacca è sempre stata usata per moltissimi usi ma è “solo” dal 700 che viene usata per la lucidatura dei mobili a tampone.
La vernice di gommalacca
Come verniciare il legno dei mobili: la vernice di gommalacca è una vernice per legno dalla struttura molto semplice ma, se ben adoperata, ci consente di ottenere ottimi risultati. La ricetta base che consiglio per una buona vernice di gommalacca è di 200 grammi di gommalacca in scaglie sciolta in un litro di alcool etilico a 99,9°. Usiamo alcool denaturato.
Questa che otteniamo è una vernice piuttosto concentrata che diluiamo ulteriormente con alcool durante tutto il processo di lucidatura. Uno dei veri segreti della lucidatura a tampone è usare la vernice molto diluita in modo da farla penetrare nel poro senza creare film sulla superficie. La vera lucidatura a tampone con gommalacca infatti è una lucidatura che non crea spessori sulla superficie. Gli spessori di vernice sulla superficie creano un effetto “caramellato” sul mobile e sono da evitare.
La lucidatura a gommalacca a tampone
Come verniciare il legno dei mobili: come ti ho detto la vernice di gommalacca ha una struttura molto semplice e non si può usare a pennello. I migliori risultati li ottieni con il tampone. Il tampone è uno strumento molto semplice. Ogni Maestro lucidatore costruisce il tampone in maniera diversa e la sua forma cambia anche di regione in regione.
Il tampone che uso io e che consiglio ai miei allievi ai corsi dal vivo o nel videocorso in DVD è formato da una parte interna e da una esterna. La parte interna è di lana mentre la parte esterna è di cotone. Sui vecchi manuali di lucidatura la parte esterna è di lino ma dovi trovare un tessuto di lino molto leggero. La lucidatura a tampone consiste in una serie di passaggi molto semplici ma che richiedono manualità ed esperienza.
La lucidatura a cera
Come verniciare il legno dei mobili: possiamo anche lucidare il mobile con una finitura a cera. Si tratta di una verniciatura molto semplice da realizzare e adatta per i mobili rustici o per mobili molto antichi. Quando faccio una finitura a cera io passo una mano di gommalacca a pennello, carteggio con una carta abrasiva stearata di grana 400 e poi passo una paglietta sintetica per radere il pelo del legno. Se non radiamo il pelo del legno il mobile rimarrà opaco e ruvido al tatto. Dopo aver spaiettato passo la seconda mano a tampone e finisco con la cera.
Possiamo usare una cera già pronta oppure preparare un encaustico con cera d’api e cera carnauba. Ottieni così una finitura più lucida e resistente. Trovi la ricetta per preparare l’encaustico sul Prontuario del restauratore.
Trovi tutte le ricette e i trucchi su come usare i prodotti per restauro nei miei manuali e DVD.
Arte del restauro ti offre tutta la formazione che ti serve sia con i corsi dal vivo che con i corsi online.
Per qualsiasi ulteriore approfondimento lascia un commento e io ti rispondo.
Il Maestro Carlo Ferrari