La laccatura di mobili e infissi

Questo mio articolo parte da una domanda di un mio studente sulla laccatura. Mimmo, che mi chiede come laccare un infisso o un mobile dando quel senso di “vissuto” tipico dei mobili Provenzali, Gustaviani o Shabby Chic.

In linea di massima gli approcci a questo genere di lavoro sono due. Cambiano infatti se si parte da un legno già verniciato o da un legno nuovo. Spesso infatti questo della laccatura è un buon sistema per rilaccare mobili o infissi senza sverniciarli, bisogna però carteggiare molto bene il fondo, se necessario stuccarlo e togliere tutte le imperfezioni e la vernice che si solleva.

Preparato il fondo poi passo alla laccatura con uno smalto all’acqua a finitura opaca.

Passi una mano a pennello e quando è asciutto carteggi con una carta abrasiva non molto aggressiva, una grana 80/100 va bene.

In genere bastano due mani in quanto queste vernici sono molto coprenti. Una volta asciugata la base passi alla patinatura, io preparo un encaustico molto liquido con bitume di Giudea, lo passo sul fondo e tolgo l’eccesso con uno straccio e una spazzola.

Per questa operazione ci vuole una buona manualità e togli quanto basta per donare al mobile un aspetto “vissuto” lasciando del bitume nelle parti più difficili da raggiungere, quali modanature o spigoli interni ecc. Il bitume altera il colore della lacca facendolo sembrare ossidato, parti sempre quindi da un colore pulito e brillante tanto poi si smorzerà con la patinatura.

Se invece il legno è nuovo devi dare un fondo che può essere sintetico come la classica cementite o un fondo all’acqua, questo per creare un fondo su cui poi passare la lacca senza che vengano assorbiti tutti gli elementi costituenti la vernice lasciandola più “debole” e meno coprente. Anche il fondo, una volta asciutto, va carteggiato e passato in due mani.

Si può accentuare l’effetto vissuto dell’infisso o del mobile spaiettando o carteggiando leggermente le parti che si prestano a maggiore usura quali spigoli o parti vicino alle maniglie ecc.

Si può inoltre valorizzare una porta laccandola e dorando a missione alcune parti come gli spessori delle formelle o i becchi di civetta creando contrasto tra la lacca opaca e le parti dorate lucide. Anche le dorature si patinano con il bitume.

Puoi decidere se fissare la patina con un fissatore spray, tipo quelli per belle arti, o lasciare che con il tempo si consumi naturalmente nei punti di maggiore usura.

Nell’immagine una porta da interno laccata e patinata in puro stile Gustaviano dal mio allievo Rino.

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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