C’è sempre un grande dibattito tra gli autori di storia del mobile su come definire la tipologia del mobile che ti mostro oggi.
Tavolo da muro, consolle o console?
Nel tutorial dove mostro ai miei allievi dei Corsi Online il restauro di questo mobile l’ho definito “consolle” accettando l’italianizzazione del termine francese “console”.
“Consolle” indica un tavolo da appoggiare al muro con un lato non lavorato (Wikipedia) e in effetti questo mobile ha proprio un lato finito in maniera molto semplice. Il che induce a pensare che nascesse come tavolo da appoggiare al muro.
La presenza di un cassetto mi porta però oggi a definirlo “tavolo da muro” ma anche più semplicemente “scrittoio” lasciando il termine “consolle” per mobili con caratteristiche decisamente diverse come questo che vedi qui sotto:
Ecco una consolle della metà del 700 laccata. Puoi vedere un approfondimento su questo mobile nel mio corso “La storia del mobile”
Questa invece è la consolle di cui ti mostro oggi il restauro passo dopo passo. Anche in questo caso si tratta di un mobile della metà del 700.
Il mobile è rustico ma di buona epoca e qualità. E’ tutto di noce massello e il coperchio è molto rovinato mentre la base è meglio conservata.
Il progetto di restauro consiste nel mantenere la base in patina mentre il coperchio lo sverniciamo e lo rilucidiamo.
Sarà un restauro in parte conservativo e in parte antiquariale.
Dopo aver sverniciato il coperchio eliminiamo le schiacciature e le macchie di inchiostro. Queste operazioni le concordiamo sempre con il cliente.
Dopo il restauro del coperchio procediamo con la stuccatura. In questo caso preferisco fare una rasatura completa con lo stucco di gesso.
Dopo la stuccatura dobbiamo uniformare il colore del coperchio con il colore della base. Usiamo un mordente noce piuttosto concentrato. Qui trovi la ricetta.
Lucido con la vernice di gommalacca. Lucidare a gommalacca a tampone consente di mettere in risalto le venature e la tessitura del legno.
Per il restauro della base invece procediamo con la pulizia dello sporco. Ti ricordo che lo sporco non è la patina del mobile e va sempre tolto.
Per togliere lo sporco dal mobile usiamo un pulitore composto da acqua ragia, olio paglierino e alcool. Qui trovi la ricetta.
Riprendiamo la lucidatura originale. In questa foto vedi un particolare interessante: una lettera G impressa a fuoco nel fianco del mobile. Sarà l’iniziale del nome del proprietario?
Dopo la lucidatura stucchiamo i piccoli fori e le imperfezioni sulla base. Per farlo usiamo lo stucco di cera, è uno stucco molto facile da preparare. Qui trovi la ricetta.
Dopo la stuccatura patiniamo il mobile con una buona cera per mobili o encaustico.
Anche questa cera di finitura la prepariamo noi con c’era d’api e cera carnauba. Qui trovi la ricetta dell’encaustico.
Ti ho mostrato come restaurare un tavolo da muro o consolle e come hai visto non è sempre necessario sverniciare completamente un mobile antico.
Possiamo limitarci a sverniciare solo le parti particolarmente rovinate e recuperare in patina tutto il resto. Impari a restaurare i mobili recuperando la patina originale in questo corso online.
Le immagini di questo articolo sono tratte dal primo tutorial realizzato per i miei allievi dei Corsi Online tra il 2007 e il 2008.
Allora parlare di didattica a distanza sembrava una cosa un po’ pazza soprattutto per un mestiere manuale come il restauro e non pochi colleghi restauratori e falegnami mi prendevano in giro apertamente.
Ma le decine e decine di allieve e allievi che in questi anni hanno restaurato mobili seguendo i miei corsi online smentiscono questi preconcetti.
Alcuni allievi hanno continuato negli anni a restaurare per hobby mentre altri ne hanno fatto il lavoro della loro vita. Un bel risultato no?
Se ami il restauro e la storia del mobile antico iscriviti ai Corsi Online di Mestierincorso.it. I corsi ti aiutano a imparare il restauro al tuo ritmo: ti abboni per quanto tempo vuoi, impari ciò che ti serve, lo consulti quando e dove ti pare.
A presto
Il maestro Carlo