Come lucidare un pianoforte è uno dei temi che ho affrontato con il mio allievo Simone in un recente corso di lucidatura personalizzato. I corsi personalizzati nascono da una esigenza di approfondimento specifica. Simone Noventa restaura e lucida pianoforti e mi ha chiesto di programmare con lui due giorni di approfondimento sull’argomento specifico della lucidatura.
Lucidare un pianoforte
Lucidare un pianoforte a gommalacca è sempre una bella sfida ma lo è ancora di più rilucidarlo mantenendolo in patina, senza cioè sverniciarlo ma conservando la sua lucidatura originale. Ed è quello che abbiamo fatto durante il corso lavorando su una parte di pianoforte dell’800. Ma cominciamo dall’inizio…
I pianoforti hanno una lucidatura particolare. Si tratta infatti di una lucidatura a gommalacca a tampone lucida brillante. Significa che il poro del legno è completamente chiuso e la superficie del legno è talmente lucida che riflette la luce come se fosse uno specchio.
La lacca nera
I pianoforti possono essere lucidati mantenendo il colore del legno con cui sono costruiti, ad es. il noce, oppure posso essere neri. La lucidatura di un pianoforte nero è particolarmente impegnativa. Lo strumento va prima ebanizzato con un mordente nero e poi lucidato con una lacca nera.
La lacca nera si ottiene colorando la gommalacca. Possiamo colorare la gommalacca con anilina nera ma nell’800, prima dell’invenzione della anilina nera, la gommalcca veniva colorata con altri pigmenti neri come il nero di china e il nero fumo.
Recuperare in patina la lucidatura di un pianoforte
Quando restauriamo un mobile antico cerchiamo sempre di mantenerlo in patina. Ma cosa significa esattamente? Significa non togliere la lucidatura originale del mobile e questo vale anche per i pianoforti. Spesso però i pianoforti antichi, così come i mobili, arrivano a noi con la lucidatura rovinata in più punti. Il restauratore deve allora reintegrare la lucidatura togliendo per quanto è possibile i segni più evidenti come graffi profondi, macchie e abrasioni.
Questo recupero lo facciamo reintegrando il film superficiale e livellando le screpolature che si sono formate sulla superficie. Dopo aver preparato il fondo procediamo con il ripristino della lucidatura.
Le immagini del corso.
Nella prima immagine in alto vedi vari tipi di gommalcca colorata di nero con diversi pigmenti: anilina, nero di china e nero fumo. Nella seconda vedi Simone che testa i vari colori per poi scegliere quale sarà il nero migliore per il recupero del pianoforte. Vediamo ora insieme altre immagini del corso personalizzato:
Nel recupero in patina di un pianoforte è importante preparare correttamente il fondo eliminando screpolature e segni. In questa immagine sto usando una carta abrasiva molto fine.
Quando si lavora sul nero è importante la pulizia e la precisione. Ogni piccolo difetto del fondo o la presenza di polvere nella gommalacca sono messi in evidenza dai riflessi della luce sul fondo nero.
Continua la preparazione del fondo con una levigatura a olio. Le levigature fini si chiamano anche seppiature in quanto una volta veniva effettuata con un leggero abrasivo ricavato dagli ossi di seppia macinati.
Dopo le seppiature procediamo con la lucidatura a gommalacca a tampone. L’uso dell’olio in questa fase è importante. Senza olio infatti è impossibile raggiungere il lucido voluto senza strappare.
Ecco come si presenta la parte interna del copritasti del pianoforte nella fase finale della lucidatura. L’olio deve essere ancora tolto completamente. La finitura della lucidatura consiste nel togliere l’olio dalla superficie. In questa parte del mobile abbiamo usato una gommalacca decerata decolorata per non coprire la scritta intarsiata in ottone.
Come vedi la lucidatura a gommalacca dei pianoforti è molto interessante, anche se impegnativa. Io consiglio sempre ai miei allievi di cominciare con il restauro di mobili semplici. I primi successi ti gratificheranno e ti sproneranno a praticare l’arte del restauro.
Se anche tu ami il restauro e la lucidatura a gommalacca e vuoi approfondirne un aspetto vieni ai corsi dal vivo che tengo in laboratorio a Milano oppure guarda il corso in DVD “La lucidatura a gommalacca”. Oppure segui uno dei miei corsi online. Se invece sei alle prime armi scopri i segreti del restauro con il Prontuario del lucidatore.
Il maestro Carlo