Come ebanizzare il legno e una breve storia dell’ebano e dei mobili ebanizzati
Con il termine ebano venivano indicati già in epoche remote vari legni di grande pregio, di colore molto scuro o nero. Duri e pesanti, questi legni, provenivano da zone geografiche molto diverse: dall’Africa, dall’Asia e dall’America.
L’epoca d’oro di utilizzo dell’ebano fu il Seicento, in quanto, a partire dal 700, le scoperte geografiche e la conseguente importazione di altri legni esotici misero in ombra questo legno il cui colore cupo non si addiceva alla frivola società dell’epoca.
Il colore nero però manterrà il suo fascino ancora per molti secoli e sarà usato, in ebanisteria, per colorare mobili o metterne in evidenza alcune parti. Il nero, inoltre, sarà usato per imitare le lacche giapponesi.
Ebanizzare significa colorare di nero un legno.
L’ebano è un legno nero e molto compatto, ha un peso specifico talmente alto che non galleggia. Fino al 500 veniva importato dall’Africa, poi dalle Americhe.
L’ebano è sempre stato un legno molto costoso e, per ottimizzarne il consumo, veniva tagliato in lastroni usati per rivestire i mobili. Da questa pratica nasce la figura dell’artigiano ebanista.
L’ebano veniva usato per costruire mobili molto importanti e particolari. Qui vedi un monetiere del 600 costruito in ebano massello con inserimenti di marmi antichi.
Nel 700 furono realizzati mobili neri ispirati alle lacche orientali. Alcune volte venivano usati veri pannelli orientali laccati di nero, altre volte la lacca nera orientale era una imitazione.
Questo cofanetto giapponese del 700 rende bene l’idea delle lacche giapponesi del periodo Edo che influenzarono il gusto in Europa dal 600 a tutto l’800.
Il colore nero è spesso presente nella decorazione dei mobili come in questa ribalta lombarda del 700. Le cornici nere, in questo caso, non erano in ebano ma in legno di pero ebanizzato.
Anche nei primi anni dell’800 troviamo il nero che definisce alcuni particolari dei mobili Impero e Biedermeier. Su questo cassettoncino le colonne sono di noce ebanizzato.
Questo tavolino in stile Napoleone III invece è un buon esempio di mobile ebanizzato della fine dell’800. Anche in quest’epoca il nero, l’oro e la madreperla si ipirano alle lacche giapponesi.
Per ebanizzare il legno io uso un mordente ebano molto concentrato. Si tratta di un colorante che sciogliamo in acqua e che usiamo per tingere le fibre del legno rendendole nere.
Oltre al mordente ebano, per laccare un mobile di nero usiamo una gommalacca tinta di nero. Per farlo usiamo l’anilina nera, qui vedi Daniele al corso personalizzato di lucidatura che passa la prima mano di lacca nera su una tavoletta tinta con il mordente ebano.
Quando è possibile recuperiamo la laccatura nera originale dei mobili ebanizzati. Questo ci consente di ottimizzare i tempi di restauro e di ottenere ottimi risultati. Insegno a recuperare i mobili neri in patina non solo in bottega a Milano ma anche nei Corsi Online. Clicca qui per vedere il video di presentazione dei Corsi Online.
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Il maestro Carlo
Le immagini sono tratte dai Corsi Online , da Aste Cambi e dal MET di New York che ringrazio. Le informazioni sull’ebano sono tratte da “Legni da ebanisteria” MATERIALI DELLA CULTURA ARTISTICA DE LUCA EDITORI D’ARTE.