Dorare una superficie ricoprendola con l’oro è una tecnica antichissima ed è anche una sorta di magia… la doratura nasce e si sviluppa dall’idea che rivestire un oggetto di un metallo inalterabile come l’oro significasse preservarlo e renderlo eterno.
La doratura a foglia d’oro può essere eseguita a missione oppure a guazzo. Queste tecniche antiche sono rimaste per secoli un segreto esclusivo dei maestri doratori e delle loro botteghe.
Oggi le puoi apprendere per eseguire dorature tradizionali su icone, cornici e mobili ma per fare anche dorature di gusto moderno su molte superfici.
Nel laboratorio di Arte del restauro a Milano teniamo ormai da anni un corso di doratura a missione e a guazzo.
I corsi dal vivo, fianco a fianco con un maestro artigiano fanno da acceleratore. In due giorni apprendi le tecniche e i trucchi per dorare senza commettere errori. Vediamo adesso insieme come si fa…
Come dorare a foglia d’oro passo dopo passo
Prepari il fondo della tavoletta da dorare con Gesso di Bologna e colla di coniglio. Questa operazione si chiama imprimitura o ammanitura.
L’ammanitura consiste in un fondo gessoso molto resistente ma anche elastico che puoi lavorare con bulini per inciderla creando decori.
All’imprimitura segue la preparazione e la stesura del bolo armeno. Il bolo è una argilla che serve da base alla foglia d’oro.
Puoi usare tre boli di colori diversi: rosso, giallo e nero. Il colore del bolo traspare attraverso la foglia d’oro. Il bolo nero lo usi per la foglia d’argento.
Nel laboratorio di Arte del restauro sono presenti alcuni esempi di dorature originali antiche sia a foglia d’oro che a foglia d’argento.
Qui vedi il particolare di una cornice ottocentesca “a vassoio”. Nota la decorazione a bulino e il bolo rosso che traspare sotto la foglia d’oro consumata dall’usura.
Stendi sul bolo la missione, oppure bagni il bolo con la colletta di coniglio per la doratura a guazzo.
Tagli la foglia d’oro con il coltello da doratore sull’apposito cuscino in pelle che ti consente di tagliare la leggerissima foglia senza romperla.
Il passaggio successivo sarà trasferire la foglia d’oro sulla superficie da dorare.
Ti consiglio di “farti la mano” prima con foglia d’oro imitazione e foglia di rame più pesanti e resistenti delle leggerissime foglia d’argento e foglia d’oro vero.
La brunitura consiste nello schiacciare la foglia d’oro vero per renderla particolarmente lucida e brillante.
Puoi brunire l’oro con la punta d’agata o con altre pietre dure.
Le foglie metalliche che imitano l’oro e l’argento tendono ad ossidarsi e le devi proteggere con gommalacca o vernici apposite. La gommalacca può essere naturale o decerata.
Io preferisco usare la gommalacca naturale perché con il suo colore ambrato”scalda” la foglia metallica. Patina poi con bitume di Giudea per ottenere un effetto anticato.
Come hai visto la doratura a foglia a foglia d’oro è una tecnica molto affascinante e quasi…magica. Scopri tutti i segreti della doratura a missione e a guazzo al corso dal vivo in laboratorio a Milano.
Il maestro Carlo
In fondo a questa pagina puoi leggere i commenti di allievi che hanno già frequentato il corso di doratura nel laboratorio di Arte del restauro.