Giorgio mi chiede:
<< Buongiorno maestro, le allego le foto di una mia toeletta che vorrei rilucidare a gommalacca. Il mobile è in noce con la struttura interna in abete, non ci sono chiodi all’interno ma incastri a coda di rondine e, a mio parere è di stile toscano databile intorno alla 2° metà dell’800. La toeletta è stata restaurata circa 40-50 anni fa da un falegname-restauratore locale e da qualche tempo ha perso la lucidatura a causa di un eccessivo affioramento della pomice. Come faccio a toglierla e ricominciare con una base pulita? Ho chiaro in testa il processo di restauro ma è la prima volta che affronto un lavoro su un mobile di una certa importanza e vorrei evitare danni maggiori.>>
Ciao Giorgio,
il tuo atteggiamento è corretto, prima di procedere con un restauro è sempre meglio fare riferimento ad un restauratore di fiducia o seguire le indicazioni di un buon manuale. Il mobile che mi mostri è effettivamente della seconda metà dell’800 e nel restauro precedente è stata usata la pomice. Purtroppo la pomice ha fatto come sempre danni. Come sai nel mio Prontuario del restauratore ne sconsiglio l’uso e tutti i miei allievi non la usano. La pomice veniva usata per chiudere il poro del legno velocemente risparmiando così tempo e denaro. Il problema principale però, sopratutto se non usata bene, è proprio l’affioramento della pomice con conseguente sbiancatura della superficie.
In questi casi non rimane altra scelta che la sverniciatura. Seguire una buona preparazione del fondo e successiva rilucidatura a gommalacca e finitura ad encaustico.
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