Massimo mi chiede:
<< Si tratta di un mobile che risale alla metá del 700 sotto la vernice data a pennello blu vivace si scorge una lacca azzurra carta da zucchero. Qualcuno mi aveva detto che la lacca resiste agli sverniciatori ed è quindi possibile utilizzarli, seppur con cautela. Non credo che la lacca utilizzata in montagna abbia però le medesime caratteristiche di quella che veniva utilizzata in città. Secondo lei ha senso fare una prova oppure procedere direttamente con un bisturi?
Ciao Massimo,
le lacche antiche erano formate da elementi naturali, con formulazioni diverse, sopra una preparazione del fondo con gesso e colla di coniglio. In genere questi elementi a base gessosa resistono ai moderni sverniciatori in gel o liquidi. Essi sono pensati per sciogliere vernici a base sintetica o gommalacca. Il problema degli sverniciatori è che non è facile dosare la loro azione, c’è quindi il rischio di togliere troppo rovinando la lacca originale.
Come sai il valore dei mobili laccati sta proprio nella integrità della lacca originale. Vista anche l’epoca del mobile ti consiglio di fare una piccola prova con lo sverniciatore usando un cotton fioc. Toglie poi il gel con un batuffolo di cotone o paglietta finissima. Se non funziona procedi con il bisturi. Valuta anche la possibilità di affidare il restauro ad un restauratore professionista. Se usi lo sverniciatore attieniti alle istruzioni riportate sulla confezione o sulla scheda tecnica.
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Mercoledì 23 dicembre ci sarà la teleconferenza gratuita di Natale in cui risponderò in diretta alle vostre domande sul restauro. Per porre le vostre domande e partecipare in diretta alla teleconferenza gratuita basta iscriversi inserendo nome e email nel box qui a destra e mercoledì riceverete una email con il link e le istruzioni per partecipare.