Viaggio in bottega: ecco le foto e i commenti

Viaggio in bottega è una nuova iniziativa di Arte del restauro legata al turismo culturale. Piccoli spostamenti sul territorio per capirlo e valorizzarlo. Dalla mia bottega a Milano al museo del Castello Sforzesco è stato il primo viaggio. Per conoscere e riconoscere i mobili dobbiamo capire come sono stati pensati, disegnati e costruiti. Un mobile è sempre il frutto di un artigiano che lo ha realizzato unito al gusto dell’epoca in cui ha vissuto.  Anche i mobili che vediamo nei musei sono stati pensati e realizzati in una bottega artigiana. Il primo dei nostri viaggi in bottega è iniziato proprio dai mobili. E in modo particolare dai mobili intarsiati lombardi.

Inizia il viaggio in bottega…

 

La giornata comincia con un caffè e una fetta di ciambella poi passiamo all’osservazione dal vero di antichi mobili. In questo caso stiamo analizzando un mobile Luigi XIV in tutti i sui particolari. La costruzione con legno massello e l’intaglio come elemento decorativo.

L’esperienza nasce dal confronto. Vedere da vicino e toccare due mobili intarsiati, Luigi XV e Luigi XVI non ha prezzo. Valutare insieme lastroni, spessori e forme fa da acceleratore. In un giorno in bottega impari cose che da solo impareresti in un anno.

Non c’è conoscenza senza studio. Lo studio dei grandi classici dell’intarsio ci porta ad approfondire la tecnica. Si parte sempre da un disegno. Il mobile intarsiato Neoclassico è un mobile pensato e disegnato e niente è lasciato al caso.

Dallo studio alla pratica. Vediamo passo dopo passo come si realizzava un intarsio e con quale tecnica. In primo piano vedi i lastroni di essenze rare ed esotiche con cui si realizzavano gli intarsi che “rivestivano”  le scocche dei mobili costruite con legni “dolci”.

Trovare un mobile datato e firmato è una grande fortuna per un restauratore in quanto la data consente di collocare in maniera esatta il mobile in una determinata epoca. Abbiamo visto da vicino e toccato con mano un cassettone firmato e datato della fine del 700.La scritta all’interno del mobile dice: “Meda _ 1788 Li 23 agosto_Vermondo Cimnagi Fabricatori di Fa Legname”. Interessante l’etimologia del termine Fà Legname. Ma interessante anche la datazione e la collocazione della bottega a Meda, in Brianza. Terra ancora oggi di costruttori di mobili.

…e prosegue al Museo.

La giornata continua con la visita alle collezioni di arte applicata del Castello Sforzesco. Qui alla fine dell’800 industriali e nobili donarono al Comune parte delle loro collezioni in modo che potessero essere di ispirazione alle nuove generazioni di artigiani.

All’interno del museo le occasioni di approfondimento sono tantissime. Qui stiamo osservando i riccioli neri dei mobili barocchi lonbardi. Questi riccioli venivano fatti con legno di pero intagliato e ebanizzato. Alcuni autori fanno risalire questo gusto per il nero alla dominazione spagnola di Milano.

La giornata si conclude davanti ai mobili del Maggiolini e siamo in grado di capire le forme, i disegni sulle superfici intarsiate, le difficoltà affrontate e il virtuosismo del grande maestro intarsiatore. Valutiamo anche il tipo di restauro e lucidature subite da questi mobili. Quando avranno perso la loro patina originale?

Ecco cosa dicono i partecipanti:

“Gentile Maestro sono molto contenta dell’esperienza, anche se non sono un’addetta ai lavori ho seguito con molto interesse la tua lezione mattutina e credo di aver imparato molto più di quanto avrei fatto leggendo qualche libro.” Anna Losurdo

“Ciao Carlo perfetto come sempre un aiuto sul campo per dare senso e sostanza alle mille cose dette che potrebbero sfuggire ! Non mi dispiacerebbe pensare al master di restauro…” Pierluigi Giuliani

“Mi ha colpito molto la quantità di informazioni e il modo semplice con cui il Maestro spiega, mostrando i concetti con esempi e dimostrazioni pratiche.” Maurizio Pigino

Ringrazio tutte le allieve e gli allievi che mi hanno dimostrato fiducia in questo viaggio in bottega. Puoi leggere tutti i commenti in questa pagina 

Il prossimo viaggio…

Visto il successo stiamo già pensando ad un nuovo viaggio in una ricchissima collezione torinese dove c’è il mobile più bello del mondo! Se desideri essere informato sul prossimo viaggio a Torino scrivi a info@artedelrestauro.it e riceverai tutte le informazioni.

Il maestro Carlo

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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