Castello Sforzesco: le collezioni di arte applicata e il Maggiolini

Il Castello Sforzesco si sa è uno dei monumenti più importanti di Milano.  Fu costruito nel XV secolo dal Duca di Milano Francesco Sforza sui resti di una precedente fortificazione risalente al XIV secolo. Fra il Cinquecento e il Seicento era una delle principali cittadelle militari d’Europa. Il castello viene restaurato in stile storicista da Luca Beltrami tra il 1890 e il 1905. Il restauro è imponente e alcune parti, come la torre del Filarete, vengono ricostruite completamente ispirandosi a dipinti e castelli coevi. Ora è sede di importanti istituzioni culturali e meta turistica. Il Castello Sforzesco è uno dei più grandi castelli d’Europa. A noi che amiamo la storia dell’arte il Castello piace non solo per la sua struttura antica ma anche per i suoi Musei Civici.

Le raccolte di arte applicata del Castello Sforzesco

Tra i vari musei e le collezioni del Castello ci interessano particolarmente: Il Museo dei mobili e delle sculture lignee e il Museo delle arti decorative. Questi Musei nascono alla fine dell’800 come raccolte di arte applicata su modello di istituzioni prestigiose straniere come il Victoria & Albert Museum di Londra.  In origine, sono lasciti di famiglie della grande tradizione industriale lombarda. Queste raccolte avevano l’intendo di raccogliere manufatti antichi di altissimo livello di esecuzione. Venivano proposti come modelli nelle scuole professionali e industriali che sorgevano in quell’epoca. Tra le collezioni abbiamo: mobili e intagli lignei, oreficerie, arazzi, vetri, ceramiche e costumi. “Lo studio del passato è visto come un mezzo per stimolare le capacità di artisti e artigiani contemporanei e per attingere ad un vasto repertorio di forme e di tipologie, spesso di estrema perizia e clamorosa bellezza”.

Francesca Tasso da “Il mobile Italiano nelle collezioni del Castello Sforzesco di Milano”.

La collezione di mobili

La collezione di mobili del Castello Sforzesco è stata rivista e sistemata in ordine cronologico negli ultimi anni. Ammonta a circa 2000 pezzi, prende corpo in seguito a lasciti testamentari e all’acquisto, nei primi anni del 900, della collezione dei Mora. Famiglia di ebanisti di origine bergamasca attiva a Milano. La raccolta di mobili di questa famiglia era così importante da dover essere contesa con il Victoria & Albert Museum di Londra. I mobili presenti nella collezione del Castello documentano molto bene la produzione lombarda. Troviamo anche esempi dell’ebanisteria barocca romana e genovese e di quella rococò veneziana coprendo la produzione di mobili dal XV al XIX secolo.  Mancano completamente le acquisizioni contemporanee e in particolare le progettazioni dei designer dal dopoguerra ad oggi. La collezione possiede però alcuni preziosi mobili intarsiati del Maggiolini.

Il Maggiolini

Fiore all’occhiello della collezione di mobili del Castello Sforzesco sono le opere del grande ebanista e intarsiatore lombardo Giuseppe Maggiolini. Attivo a Parabiago nella seconda metà del 700 e fino ai primi anni dell’800.  Maggiolini ha colto pienamente lo spirito del tempo soprattutto con i suoi famosi intarsi.  Gli intarsi venivano realizzati con decine di legni dai colori diversi. Un documento attesta la presenza nel suo laboratorio di ben 86 specie di legni. Il Maggiolini per i disegni degli intarsi si avvaleva della collaborazione di grandi artisti e architetti come l’Appiani e l’Albertolli. Osservando i suoi mobili possiamo vedere molto bene il passaggio dallo stile Rococò della commode con intarsi a cineserie (prima immagine in alto). Dal Rococò si passa ad uno stile Neoclassico più lineare e ispirato alle forme del passato.

Il giorno 24 settembre nell’ambito della giornata “Viaggio in bottega” visiteremo la bottega di restauro di Arte del restauro. Parleremo e toccheremo con mano alcuni mobili intarsiati del 700. Conosceremo le tecniche costruttive dei mobili e dell’intarsio. Nel pomeriggio visiteremo insieme la collezione di mobili del Castello Sforzesco. Osserveremo in particolare i mobili del Maggiolini. Clicca qui per scoprire il programma del primo “Viaggio in Bottega”

 

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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