Una “camera da scapolo” con evidenti segni di tarlo.

In questo articolo vediamo insieme una “camera da scapolo” con evidenti segni di tarlo.

 

Hai mai visto una “camera da scapolo”? Che caratteristiche devono avere gli arredi che compongono questo tipo di camera?

Con la definizione “camera da scapolo” intendiamo gli arredi di una camera concepita per una persona sola, oggi diremmo “camera da single”, sia uomo che donna. Nell’800 e nei primi anni del 900 queste camere erano formate da un cassettone, un comodino, un armadietto a un’anta e un letto a una piazza.

E’ difficile trovare “camere da scapolo” complete, perchè negli anni sono state smembrate e i mobili rivenduti come pezzi singoli. Soprattutto gli armadietti, veramente poco pratici nelle case moderne, vengono poi trasformati in vetrinette. Basta infatti togliere lo specchio, sostituirlo con un vetro e aggiungere dei ripiani.

Spesso queste camere erano fatte per la ricca borghesia o la nobiltà ed erano particolarmente curate nella qualità dei materiali e nello stile. E’ il caso di questa camera che ti mostro che è giunta fino a noi quasi integra, manca solo il lettino. Vediamola insieme nei particolari.

Il cassettone di una cameretta da scapolo.

Questo è il cassettone della “camera da scapolo” si tratta di un mobile di buona fattura, il frontale è lastronato di noce e la cornice intorno ai cassetti e le colonnine sugli spigoli sono intarsiate.

il comodini di una cameretta da scapolo.

Il comodino ha gli stessi elementi decorativi del cassettone, ma la superficie dell’antina è radicata. Significa che il lastrone che la ricopre è di radica di noce, un elemento tipico di quest’epoca.

L'armadietto di una cameretta da scapolo.

L’armadietto ad un’anta è molto interessante perchè oltre agli elementi decorativi del cassettone e dei comodini ha, sugli spigoli di fianco ai cassetti, una grissinatura intarsiata che alterna righe chiare a righe scure.

Il tiretto del comodino.

La camera è molto curata nei particolari e il comodino porta, sotto al marmo nero, un tiretto a scomparsa che rende il mobile molto funzionale. In pratica un “servante” dove poter appoggiare cibo o libri.

Il piede della cameretta da scapolo.

I piedi di questa camera sono molto particolari perchè il periodo di costruzione risare all’epoca “Restaurazione” (1815/1840), un periodo di passaggio tra le forme definite dell’Impero e le forme tondeggianti del Luigi Filippo.

Fori di uscita tarlo.

In questa immagine metto in evidenza il problema principale di questi mobili: per molti anni hanno subito attacchi di insetti xilofagi. Qui vedi i fori di uscita del Tarlo comune (A) e del Capricorno delle case (B).

La camola del capricorso delle case.

Il Capricorno delle case  ha una larva molto più grande della larva del Tarlo comune e può raggiungere anche i 3 centimetri di lunghezza. Questa larva può vivere nel legno fino a 10 anni (in media 3-5 anni). Qui trovi un approfondimento in francese.

Segni evidenti di tarlo.

Una volta adulte, le larve scavano un ulteriore galleria che le porta ad avvicinarsi alla superficie, dove praticano un foro di uscita e successivamente si impupano. La fase di pupa dura circa 20 giorni al termine della quale emergono dal legno maschi e femmine per iniziare un nuovo ciclo. (Wikipedia)

Segni evidenti di tarlo.

In questa immagine vedi le gallerie scavate vicino alla superficie dal Capricorno (B) e i fori di uscita del Tarlo comune (A). Il legno di questi mobili dopo il trattamento antitarlo dovrà essere consolidato con il Paraloid. Qui trovi un articolo di approfondimento con un interessante caso studio.

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A presto con il nuovo articolo!

Il maestro Carlo

 

 

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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