Il padre degli stili del 900: il movimento Arts and Crafts
Sentiamo spesso parlare di “Arti e Mestieri”. Questa espressione è entrata ormai nel linguaggio comune e secondo me rende bene l’idea di quei lavori (come l’ebanisteria) che sono artigianali ma che possiamo considerare artistici. Arts and Crafts (Arti e Mestieri) nasce come corrente riformista creata da artisti e intellettuali inglese che promuove la rivalutazione dell’artigianato disprezzando i prodotti di bassa qualità e il miscuglio di stili della produzione industriale nella seconda metà dell’800 (Eclettismo).
William Morris fu uno dei principali precursori di questo movimento sostenendo che arte e produzione devono lavorare insieme affinché la qualità della vita non fosse rappresentata esclusivamente dal possesso di oggetti ma anche dal proprio senso estetico e buon gusto.
Morris, tenace avversario della produzione in serie e della rivoluzione industriale, incoraggiava la rinascita dell’artigianato nelle sue forme più tradizionali e antiche. Il suo scopo era di far considerare tutti gli artigiani come artisti perché l’arte manuale avrebbe dovuto godere della stessa dignità della pittura e scultura.
Nel 1861 Morris fondò l’azienda Morris, Marshall, Faulkner & Co. I motivi ornamentali da lui creati sono tuttora un marchio della Sanderson and Sons and Liberty di Londra.
La nascita dell’Art Nouveau
L’Art Nouveau è il “primo figlio” dell’Arts and Crafts che nasce a Parigi nel 1895 quando il mercante tedesco Samuel Bing apre il suo negozio chiamato: Art Nouveau. Mobili e oggetti hanno uno stile decorativo basato su linee ondulate e sinuose che si incontrano e si intrecciano armoniosamente donando una gradevole eleganza decorativa.
Da allora si diffonde in tutta Europa come un movimento artistico-filosofico nel periodo storico che viene chiamato come la “Belle Époque” che va dall’ultimo ventennio dell’800 fino all’inizio della prima guerra mondiale.
Un punto importante per la diffusione dell’Arte Nouveau fu l’Esposizione di Parigi nel 1900, nella quale il nuovo stile trionfò in ogni campo. Lo stile raggiunse probabilmente il suo apogeo durante l’Esposizione internazionale d’arte decorativa moderna di Torino nel 1902, in cui furono esposti i progetti di designer provenienti dai maggiori paesi europei, tra cui gli oggetti e le stampe dei famosi magazzini londinesi di Arthur Lasenby Liberty.
I mobili vengono decorati con le caratteristiche linee curve e sinuose chiamate “colpi di frusta”.
Le decorazioni si ispirano alla natura, con ornamenti vegetali o floreali.
Il nuovo stile “contamina” tutti gli arredi.
Eleganza decorativa delle linee sinuose in ogni tipologia di mobile…
… e in ogni ambiente. Persino nei soffitti, pavimenti e pareti.
Vetro, ferro battuto, mosaico, affreschi. Tutto concorre al decoro degli ambienti mescolando Arti e Mestieri.
Il termine Art Nouveau viene infine assunto per indicare una vera e propria tendenza estetica che si manifesta soprattutto nelle arti applicate, arti tradizionali, architettura e pittura.
In Francia il movimento era noto anche come Style Guimard, Style 1900 o École de Nancy (per gli oggetti d’arte). Si diffonde ben presto in tutta Europa e negli Stati Uniti prendendo diversi nomi in ciascun paese: in Gran Bretagna noto come Art Nouveau insieme alle definizioni in lingua di Modern Style o Studio Style, in Germania prese il nome di Jugendstil, in Austria Sezessionstil, nei Paesi Bassi Nieuwe Kunst, in Polonia Secesja, in Svizzera Style sapin o Jugendstil, in Serbia e Croazia Secesija, in Russia Modern, e in Spagna, Modernismo. In Italia si diffuse partendo dallo Stile Liberty e venne chiamato Stile Floreale ma di questo particolare argomento parlerò nel prossimo articolo.
Patricia Gutiérrez Pesce
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