Tecnica cracklé: un nome strano per definire una tecnica di decoro facile e sorprendente. Le origini della tecnica cracklé sono antiche e risalgono al ‘700 quando i pittori francesi iniziarono ad utilizzare una tecnica denominata craquelure, dal francese craque – crepa, per creare sulla superficie della tela screpolature e crepe al fine di dare ai quadri e agli oggetti una sapore più “vissuto”.
Sabato scorso si è tenuto lo workshop di tecnica cracklé presso il laboratorio di Arte del restauro a Milano con la decoratrice Monica Paruta. Il cracklé lo puoi usare sia come finitura di un mobile shabby, donando così un senso di vissuto e patinato molto piacevole. Puoi patinare la finitura cracklè con della cera colorata, detta anche bituminosa, per ottenere un bellissimo effetto Vintage. Oppure puoi usare il cracklè come base di un ulteriore decoro, decoupage o stencil. Ma ecco una carrellata di foto del corso…
Cominciamo dando un fondo di primer all’oggetto che vogliamo decorare…
…e scegliamo di creare la base del decoro con un la tecnica del decoupage.
Decorare con il decoupage è facile e divertente, in realtà si tratta di un decoupage “evoluto”…
….e al decoupage possiamo aggiungere altre tecniche come lo stencil 🙂
E il mix di tecniche ci dona risultati di decoro molto piacevoli e facili da realizzare.
Ecco la scatola finita con un bel cracklé patinato con la cera bituminosa.
Molto, molto di sapore Vintage!
Io e la decoratrice Monica Paruta, che ha tenuto il corso, mentre patiniamo il cracklé.
Dopo la scatola portagioie ecco il secondo progetto della giornata: la cornice portaritratto.
Prima ci divertiamo a creare una base colorata sfumata…
…e poi otteniamo l’effetto cracklé.
Su questa base lavoriamo di stencil…
…con effetti sorprendenti!
Tutte le allieve e gli allievi , impagnati nel decoro…
Chissà cosa esce dalla borsa magica di Monica? Mille idee per nuovi ed entusiasmasti workshop! Alla prossima e grazie di cuore a tutti! 🙂
A presto,
Il maestro Carlo