L’espressione “mobili vintage” si riferisce a mobili che hanno un valore estetico o storico, ma che non sono considerati antichi.
I mobili vintage sono stati costruiti negli anni ’50, ’60 o ’70 e sono spesso apprezzati per il loro design distintivo. Molte persone arredano la casa con mobili vintage perché aggiungono carattere e un tocco retrò agli ambienti, pur mantenendo funzionalità e solidità.
Il restauro dei mobili vintage non è semplice perché i materiali moderni, come la fòrmica che riveste alcune superfici, non sono stati pensati per essere restaurati. Quando sono rovinati vanno sostituiti.
I mobili antichi invece sono stati costruiti per durare nel tempo e i materiali usati consentono sempre di fare manutenzione e, in casi estremi, di poter essere restaurati. E’ per questo motivo che mobili costruiti 300 o 400 anni fa sono ancora in uso nelle nostre case.
Uno dei materiali usati nella costruzione dei mobili vintage più problematici da restaurare è la fòrmica. Lo scrivo con l’accento sulla o perché altrimenti è facile pronunciarlo come l’insetto 🙂
La formica si chiama così perché quando è stato inventato questo materiale doveva sostituire la mica, un minerale usato come isolante elettrico. L’azienda si chiamava FOR MICA da cui il nome del nuovo materiale Formica®.
La Formica®, inizialmente usata in ambienti commerciali e industriali come navi o sale operatorie per la grande facilità di pulizia e igienizzazione, viene ben presto usata anche sulle superfici domestiche come cucine e bagni.
L’azienda Formica® è sempre stata molto attenta al design delle superfici dei suoi prodotti. Qui sopra vedi una pubblicità del 1950 per il lancio del motivo Skylark, un pattern diventato iconico di quegli anni. Qui un interessante video sul pattern Skylark.
In questa pubblicità del 1962 vediamo come i nuovi materiali sintetici arredano tutti gli ambienti della casa dal pavimento alle superfici, ai mobili stessi. Nota il tavolino Tulip di Eero Saarinen per Knoll e la poltrona di Charles e Ray Eames.
Formica® ha continuato negli anni ad aggiornare sia il design delle superfici che le applicazioni del materiale nell’arredamento. Qui sopra vedi il progetto abitativo modulare “Treehouse” di Wood Modulor, presentato in occasione di Casa Decor 2024.
Come dicevamo all’inizio dell’articolo questo materiale, che adesso chiamiamo generalmente “laminato plastico”, è di difficile restauro. Nota come sul tavolo vintage proposto da RetrofficinaMilano, il laminato pur essendo in ottime condizioni, segue le leggere ondulazioni del legno sottostante. Non tutti i clienti sono preparati ad accettare questi piccoli “difetti”.
Quando il laminato è particolarmente rovinato va dunque sostituito, dobbiamo quindi toglierlo dal supporto in legno e sostituirlo con un foglio di laminato nuovo. I fogli vengono venduti nelle dimensioni 3050×1300 mm.
Ecco come si presenta un tavolo vintage a cui è stato sostituito il foglio superficiale di Formica® mantenendo il piano di legno originale. Come vedi si tratta di un restauro piuttosto impegnativo sia a livello tecnico che di costi. Spesso sui tavoli vintage il laminato plastico viene sostituito da un vetro retroverniciato come puoi vedere qui sull’account Instagram di RetrofficinaMilano.
Se ami il restauro e ti piacerebbe imparare a riconoscere e restaurare i mobili ti consiglio di seguire i Corsi Online.
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A presto con un nuovo articolo!
Il maestro Carlo
Alcune immagini di questo articolo sono tratte dal sito Formica® che ringrazio e dall’account Instagram di Retrofficina Milano.