La sedia coloniale inglese: In questo periodo di relativa calma in laboratorio mi sono dedicato al restauro di alcuni mobili che durante l’anno vengono in genere trascurati: la sedute.
Perchè sedie e poltrone vengono spesso trascurate da noi restauratori?
Il motivo è semplice: restaurare correttamente una seduta significa spesso aprire completamente il mobile per poi riassemblarlo. Questo richiede un monte ore lavoro molto elevato ed un conseguente guadagno economico molto limitato.
Una di queste sedute è stata una poltrona in mogano. In stile sedia coloniale Inglese, acquistata molti anni fa in Egitto. Una delle particolarità della sedia coloniale inglese è il loro sistema di costruzione. La precoce industrializzazione ha portato infatti gli Inglesi a costruire i mobili in modo seriale molto prima che nel resto dell’Europa.
Uno dei sistemi preferiti per il fissaggio dei mobili Inglesi è costituito dall’uso di viti. Cosa molto insolita ad esempio nei mobili Italiani. Questa poltrona non sfugge alla regola ed è tutta completamente fissata, oltre che con colla a caldo, con viti.
Il problema si pone in fase di restauro quando devi aprire completamente la poltrona. Per pulire mortase e tenoni per poterla poi riassemblare una volta restaurata. Le viti spesso sono arrugginite e per poterle togliere bisogna ricorrere ad alcuni piccoli trucchi.
Comunque alla fine il mobile è stato aperto, pulito, restaurato ed incollato di nuovo usando le sue viti originali. L’ho lucidato recuperando la sua patina originale e l’ho poi consegnato con grande soddisfazione della cliente.
Sedia coloniale inglese
Naturalmente ho approfittato di un lavoro così interessante per fotografare tutti i passaggi della lavorazione. Mi serviranno per realizzare un tutorial per i miei studenti dell’Accademia del restauro.
Nella prima immagine, sotto i pezzi smontati, puoi notare le viti che assemblavano il mobile.