“Un mobile ben restaurato deve sembrare un mobile non restaurato!”
Lo diceva sempre un mio grande maestro. Per ottenere questo risultato insegno ai miei studenti dei Corsi Online a dare al mobile quel senso di patinato e vissuto, tipico dei mobili mai restaurati e in patina.
La patina non è solo la somma delle lucidature precedenti ma è il risultato della vita del mobile. L’ossidazione del legno, l’usura degli spigoli, un piano leggermente imbarcato, una macchia di inchiostro, tutto concorre a dare “sapore” al mobile. Ed è proprio questa sensazione di vissuto, questo “sapore” che dobbiamo imparare a ricreare.
Sicuramente un restauro rispettoso del legno, una buona preparazione del fondo, la lucidatura a gommalacca a tampone ci aiutano ad andare in quella direzione. Il tocco finale che fa la differenza è la patinatura una buona cera per il restauro.
Cosa è un encaustico?
Un encaustico è un insieme di cere naturali e ne mescoliamo almeno due per aumentarne le caratteristiche positive. Se la cera d’api è morbida e vellutata la cera carnauba è più resistente e lucida. La miscela delle due ci consente di ottenere un encaustico morbido e vellutato ma anche resistente e protettivo.
Sciogliamo le cere a caldo su un fornello elettrico e le diluiamo con essenza di trementina per ottenere una crema sufficientemente morbida. Coloriamo l’encaustico con del bitume di Giudea, un colorante naturale che puoi trovare sul mio sito nella sezione prodotti per restauro o presso i colorifici forniti. Il bitume è un colorante grasso molto stabile alla luce che “scalda” il colore delle cere e della lucidatura finale del mobile.
Il bitume colora anche i piccoli difetti della lucidatura del mobile come i tanto odiati (o amati) graffi dei gatti. Lo usiamo anche per la manutenzione corrente del mobile. Conserviamo l’encaustico in vasetti di vetro per lunghissimo tempo. Possiamo fare l’ encaustico di colore diversi, dal neutro al testa di moro, mettendo più o meno bitume in fase di preparazione.
Ecco per te la ricetta base per un buon encaustico che puoi variare a seconda delle tue esigenze:
- 250 grammi di cera d’api
- 25 grammi di cera carnauba
- 1 litro di essenza di trementina
- bitume di Giudea q.b.
Trovi questa e molte altre ricette sul mio Prontuario del restauratore. Nelle immagini tratte dal mio corso Restaurare è facile vedi come si presenta la cera carnauba e la differenza tra un encaustico neutro e uno colorato con bitume di Giudea.
Trucco: segna sempre sul vasetto le dosi della ricetta, dopo alcuni anni avrai nel tuo laboratorio decine di vasetti, taniche, bottiglie e barattoli e non sarà facile ricordarne il contenuto 🙂
Leggi qui le prossime date dei corsi dal vivo di restauro dove impari la preparazione e l’uso dell’encaustico. Guarda le foto e leggi i commenti dei precedenti corsi di restauro base
Il maestro Carlo