La finitura del legno a gommalacca

La finitura a gommalacca è ottima per i mobili all’interno della casa. Non è indicata invece per esterni.

Come sai la finitura del legno è uno dei passaggi più importanti del restauro del mobile e della falegnameria in generale. Abbiamo già parlato di finitura del legno e in particolare della finitura a cera in questo articolo. Oggi parliamo della finitura a gommalacca.

La gommalacca è una resina naturale che usiamo per fare la vernice di gommalacca con cui lucidiamo i mobili. Si tratta di una lucidatura messa a punto dai francesi nel 700 per dare risalto alle superfici dei mobili intarsiati.

I legni che formavano gli intarsi erano palissandro, bois de rose, ebano e molte altre essenze esotiche meravigliose. I maestri ebanisti avevano bisogno di una vernice che penetrasse nel legno e che ne mostrasse tutta la bellezza.

La lucidatura a gommalacca ha proprio questa funzione, far penetrare nel poro del legno la gommalacca. La luce non si ferma così sulla superficie (come avviene con le vernici sintetiche moderne) ma penetra nel legno mostrando le venature, le marezzature, le radiche e le piume.

La finitura a gommalacca

Possiamo fare due tipi di finitura a gommalacca: a pennello o a tampone. La prima è molto facile e alla portata di tutti e ci consente di ottenere superfici con un bel lucido morbido e opaco.

La seconda è un tipo di lucidatura più sofisticata e che richiede più esperienza. Si tratta della lucidatura a tampone, chiamata anche “a stoppino” o “alla francese”.

La verniciatura a pennello

la vernice di gommalacca

Finire la superficie del legno a pennello significa stendere sul mobile una o più mani di vernice di gommalacca. La vernice di gommalacca è una vernice molto semplice da fare: sciogli 200 grammi di gommalacca in scaglie in un litro di alcool a 99,9°e lascia riposare per 24 ore.

Ottieni così una vernice piuttosto concentrata. Diluiamo la vernice del 50% e la stendiamo sul mobile. Non servono pennelli particolari per questo tipo di verniciatura, basta una pennellessa di setole naturali.

la prima mano di vernice a gommalacca

Dopo averla lasciata asciugare, carteggiamo la superficie con carta abrasiva fine (400) o una paglietta 0000. Queste servono per tagliare le fibre del legno che si sono sollevate e che rendono la superfice ruvida.

Ripetiamo l’operazione una o due volte e finiamo con una buona cera per mobili. Otteniamo così un lucido morbido opaco o satinato a seconda anche del legno o dello stile del mobile che stiamo lucidando.

La lucidatura a tampone

Il tampone per la gommalacca

La lucidatura a tampone in pratica prosegue la lucidatura a pennello e la migliora. Dopo aver dato la prima mano a pennello e aver carteggiato con la 400 cominciamo a lavorare la superficie con un tampone imbevuto di vernice di gommalacca.

Il tampone è uno strumento molto antico e semplice. Ogni maestro si costruisce il suo e sono tutti diversi uno dall’altro. Qui vedi come costruisco il mio  tampone. Il tampone ci consente di trasferire la vernice sulla superficie del mobile e di farla penetrare nel poro del legno.

la lucidatura a tampone

Il processo di lucidatura a tampone è piuttosto articolato e qui trovi la descrizione di tutti i passaggi. Dopo aver riempito il poro del legno otteniamo una finitura lucida o addirittura brillante. Il tipo di finitura dipende in parte dal nostro gusto ma soprattutto dall’epoca e dallo stile del mobile.

Mobili antichi eleganti come i cassettoni Impero o Neoclassici richiedono una finitura molto lucida che chiamamiamo anche “a poro pieno” per indicare che con la gommalacca abbiamo riempito completamente il poro del legno. La luce può così penetrare in profondità ed esaltarne tutte le caratteristiche.

la lucidatura a tampone e gommalacca

Come hai visto in questo articolo fare una finitura a gommalacca non è necessariamente difficile, puoi cominciare con una lucidatura a pennello e poi, quando hai più esperienza, scegliere di fare lucidature a tampone. Il segreto è cominciare a fare!

Se ti piace la lucidatura a gommalacca e vuoi imparare velocemente ti consiglio il corso base di restauro. Se invece hai già lucidato alcuni mobili e non sei soddisfatto, puoi frequentare il corso di lucidatura a gommalacca a tampone. Se non puoi frequentare i corsi dal vivo guarda la presentazione del corso di lucidatura a gommalacca online.

A presto con un nuovo articolo!

Il maestro Carlo

 

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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