Ricevo ogni giorno decine di mail che mi chiedono fondamentalmente tutte la stessa cosa: “Carlo, tu che sei un restauratore affermato, mi puoi riassumere in pochi semplici passi il restauro dei mobili antichi?. Ho riassunto qui, per te, tutti i passaggi del corretto restauro dei mobili antichi
1) Riconoscere il mobile
Non è possibile restaurare un mobile senza averlo prima inquadrato nella sua epoca e nel suo stile. Questo ti permetterà di capire se devi eseguire un restauro conservativo o un restauro antiquariale. Se consolidare o sostituire. Se sverniciare o conservare la patina e quale lucidatura eseguire.Quale ferramenta applicare.
2) Sverniciatura
La sverniciatura è la prima operazione che devi effettuare, dopo aver valutato lo stato di conservazione della patina del mobile. Se le vecchie verniciature sono da eliminare ti consiglio l’uso di uno sverniciatore in gel. Rimuove le vecchie vernici rispettando il legno, l’uso di paglietta d’acciaio per rimuoverlo consente infatti di rispettare lo strato superficiale del legno, senza danneggiarlo.
3) Antitarlo
Il tarlo è il nemico numero uno. Una volta appurata la sua presenza all’interno del mobile ti consiglio un trattamento con un antitarlo a base di permetrina. La permetrina è un insetticida veicolato con un solvente incolore ed inodore, questo solvente consente alla permetrina di arrivare in profondità nel legno seguendone la sua capillarità.
4) Falegnameria
La falegnameria è un momento importante del restauro di un mobile antico. Sostituire è molto più semplice di recuperare, ma il restauratore deve avere il giusto atteggiamento e sapere quando fare una cosa e quando fare l’altra. Il recupero e la reversibilità dell’intervento sono alla base di un restauro ben fatto.
5) Preparazione del fondo
La preparazione del fondo che andrai a lucidare è suddivisa ,a sua volta, in alcune importanti operazioni. Pulizia, una leggera carteggiatura per rimuovere i residui di colla, sverniciatore e vecchie vernici. Stuccatura, la stuccatura con uno stucco di gesso, opportunamente colorato, consente di chiudere i piccoli fori e difetti del fondo. Carteggiatura, la carteggiatura con una carta abrasiva adeguata consente di eliminare lo stucco di gesso e levigare il fondo. Coloritura, colori il fondo con un mordente per diversi motivi: scaldare il tono del mobile, armonizzare parti di differente colore, tonalizzare parti nuove o restauri “pesanti”.
6) Lucidatura
La lucidatura è la pratica che preferisco nel restauro. Preparare la vernice di gommalacca, decidere se lucidare a pennello o a tampone, lucidare a mezzo poro o brillantare con il benzoino sono le scelte che più mi emozionano. Ancora oggi dopo più di vent’anni di bottega. Lucidare è una magia. Valorizzi, con una corretta lucidatura, il mobile nel rispetto della sua storia e della sua patina.
7) Patinatura
Un mobile restaurato bene deve sembrare un mobile non restaurato! Una buona cera, o meglio, un buon encaustico, ti consentono di ridare al mobile quel lucido morbido tipico dei mobili antichi. La patinatura è l’ultimo atto d’amore per il mobile, il tocco finale della tua opera d’arte!
Il restauro è ora terminato, il mobile può tornare a riprendere la sua funzione, sia essa d’uso o decorativa. Il bello ritrovato!
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Il maestro Carlo