Il restauro di un tavolo “tedesco”

Nel restauro del mobile antico e nell’antiquariato ci sono espressioni che sono tipiche di questo mondo e da “addetti ai lavori”. Comoda, settimino, cappuccino, scivolo e bretella non sono che alcuni dei modi di dire per indicare mobili o parti di mobile.

Un’espressione che trovo interessante e senz’altro particolare è quella che indica i tavoli “tedeschi”. Si tratta di tavoli emiliani e romagnoli detti anche “a tiro”. Questi tavoli sono quadrati ma si possono allungare molto agevolmente e diventano rettangolari. Le allunghe si trovano sotto il coperchio e due scivoli in legno consentono di estrarle facilmente.

I tavoli allungabili compaiono nella storia del mobile dopo l’epoca Impero, nei primi anni dell’800. I mobili diventano più funzionali. Si adeguano alle misure delle case borghesi più piccole delle residenze nobiliari. Il tavolo allungabile diventa un mobile di grande successo. Piccolo e poco ingombrante per tutti i giorni e più grande per le occasioni conviviali. Il suo successo continua ancora oggi.

Altre caratteristiche:

Il tavolo “tedesco” spesso è costruito con legno di olmo. Si tratta di una essenza molto usata in Emilia-Romagna nella costruzione di mobili, legata alla grande presenza di olmi sul territorio. Il tavolo che ti presento oggi e che ho appena restaurato è stato costruito alla fine dell’800. Ha l’interessante particolarità di avere gambe, fasce e riquadrature in legno di olmo.  Il coperchio è fatto con radica di pioppo massello.

La radica di pioppo è spesso presente nel mobile antico sotto forma di fogli di vario spessore, chiamati lastroni o listre. E’ piuttosto raro in Italia trovarlo usato come massello. L’uso della radica massello infatti è una tipicità tutta francese. Non è raro trovare mobili campagnoli le cui ante sono costruite con radica massello.

Strano trovare un mobile costruito così in Italia ma sappiamo che nella storia del mobile le contaminazioni sono sempre presenti e che in Emilia hanno lavorato ebanisti francesi.

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Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

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