Trattamento antitarlo: 5 errori da non fare

In questi giorni sono intervenuto nella discussione in un gruppo Facebook riguardante il trattamento antitarlo. Sappiamo che i gruppi Facebook non sono il massimo per avere informazioni di carattere professionale e infatti alla domanda “Come posso fare un trattamento antitarlo al mio tavolo” ognuno scriveva una risposta a caso spesso dettata dall’inesperienza o dal sentito dire. Niente di più sbagliato.

Prima di mettere un casa un mobile di cui non conosciamo la provenienza è sempre consigliato eseguire un buon trattamento antitarlo e questo si può fare in maniera facile ed economica come ti mostro in questo video della serie il Maestro risponde. Clicca il bottone Play per vedere il video o prosegui leggendo l’articolo:

Per non fare i soliti errori prima di un trattamento antitarlo fatti queste 5 domande:

Il tarlo c’è o non c’è?

Osserva attentamente il mobile prima del restauro o della decorazione. Guarda se ci sono fori e se questi sono nuovi oppure vecchi. I fori nuovi sono più chiari ed hanno il contorno più nitido mentre i fori vecchi sono scuri.

Se ci sono solo fori vecchi e scuri può darsi che il tarlo abbia già trascorso la sua parte di vita nel mobile e che se ne sia già andato. La presenza di polvere di legno (rosume) non significa necessariamente che il tarlo sia ancora vivo e presente nel mobile. In realtà non possiamo sapere veramente se nel mobile ci sia o non ci sia il tarlo, meglio fare comunque un trattamento facile ed economico.

Basta usare il petrolio?

Leggo spesso consigli sull’uso di prodotti non specifici come petrolio, nafta e cose del genere. Quella è roba che si usava durante la guerra! I tarli sono insetti e si eliminano con un insetticida. Lasciamo i vecchi metodi antiquati e usiamo un prodotto antitarlo a base di permetrina.

La permetrina è un insetticida non tossico per l’uomo e lo troviamo in prodotti specifici studiati per penetrare in profondità nel legno. Questi antitarlo sono inodore e incolore e non macchiano tessuti o carte.

Possiamo quindi usarli anche su mobili imbottiti o tappezzati. La percentuale di permetrina in un buon antitarlo deve essere tra lo 0,2 e lo 0,4%. Leggi bene l’etichetta prima di comprarlo.

Uso la siringa?

Spesso vedo usare l’antitarlo con la siringa. La singa non basta per trattare uniformemente una superficie. L’antitarlo usato con la siringa ( si chiama trattamento goccia a goccia) penetra in una zona molto limitata di legno. Facciamo il trattamento con un pennello e spennelliamo tutto il mobile sia all’interno che all’esterno.

In questo modo facciamo sia un trattamento antitarlo che prevenzione contro future reinfestazioni. Le femmine dell’insetto infatti, una volta adulte e fecondate, posano le uova sulle parti non lucide e nascoste del mobile. Per questo è importante trattare anche gli interni, le schiene e i fondi.

Faccio la camera a gas?

Fare la camera a gas al mobile è molto semplice. Io stendo sotto il mobile un foglio di plastica usato normalmente quando si dipingono i muri di casa.  Spennello il mobile dentro e fuori e lo chiudo dentro il foglio creando una camera a gas. La camera a gas ha la funzione di non far evaporare troppo velocemente i solventi che veicolano la permetrina e di farli penetrare in profondità.

E’ inutile lasciare nella camera a gas ciotole di prodotto che evapora inutilmente. Nonostante la permetrina sia innocua per l’uomo ti consiglio di fare il trattamento in un luogo non frequentato e lontano da cibo e bevande. Usa sempre i guanti usa e getta.

A primavera ricontrollo?

Quando metti in casa dei mobili vecchi o antichi devi accettare alcune cose come le piccole fessure che a volte si formano quando si accendono i caloriferi. Una di queste è controllare in primavera che non ci siano nuovi fori di tarlo. Dopo aver trascorso la parte di vita allo stato larvale infatti il tarlo diventa adulto e in primavera sfarfalla.

Se hai mobili antichi in casa con l’arrivo dei primi caldi potresti vedere piccoli insetti marroni volare vicino alle finestre. Sono i tarli adulti. Controlla i mobili e il parquet e assicurati che non ci siano fori nuovi e rosume per terra. In questo caso procedi con il trattamento antitarlo. Niente panico basta armarsi di pazienza e di un buon antitarlo.

Il maestro Carlo

Nelle foto vedi come si presentano i fori nuovi e un insetto appena uscito dal foro con il tipico rosume. Le immagini sono tratte dal manuale Antitarlo fai da te! disponibile in formato e-book.

Iscriviti
alla newsletter

Vorresti restaurare il tuo primo mobile ma non sai da che parte iniziare? Oppure hai già restaurato qualcosa, sei soddisfatto, ma hai ancora mille dubbi. Ora sei nel posto giusto!

Iscriviti per ricevere subito il corso gratuito «I 7 pilastri del restauro»

> Iscrivendoti accetti la nostra Privacy Policy

> Se non ti arriva la mail controlla anche lo spam e le schede Promozioni e Aggiornamenti di Gmail.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su
Facebook
Pinterest
Twitter
Author picture

Mi chiamo Carlo Ferrari e da oltre 20 anni mi occupo di restauro e antiquariato.

Un giorno ho deciso di fare della mia passione il lavoro del mio futuro. Un hobby, una passione proprio come te.

Oggi posso dire di essere un restauratore affermato, ho molti clienti privati, lavoro per istituzioni e per alcuni grandi antiquari.

Restiamo in contatto?

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti di Mestieri in Corso.

Al momento dell’iscrizione riceverai il videocorso “I 7 pilastri del restauro”: sette rapidi video dove trovi l’essenziale per non sbagliare il tuo restauro, oppure per trovare il coraggio di iniziare. 

Entra in bottega e mettiti al mio fianco!